- Categoria: Interviste
- Scritto da Matteo
El Raton si mette in gioco con Rattopsy EP
HIPHOPREC.com intervista il rapper El Raton, artista della Machete Crew classe 1990 di origine sardo-ecuadoregna. Il suo primo lavoro solista Rattopsy EP è stato pubblicato per Machete Empire Records e Sony.
1. Ciao El Raton! Rattopsy è il tuo nuovo EP. Raccontaci come è stato realizzarlo, come sta andando e perché la decisione di chiamarlo in questo modo.
“Rattopsy” mi ha dato e continua a darmi molte soddisfazioni, anche inaspettate per certi versi. Mi sono arrivati buoni riscontri sia da parte del pubblico che dei media. Ho curato le produzioni – a parte un brano prodotto da Anagogia -, ho rappato solo in italiano (pur sapendo di dover migliorare il flow perché sono più abituato allo spagnolo) e non ho voluto featuring. Un bel banco di prova, insomma: mi sono messo in gioco sotto tutti gli aspetti. Il titolo viene dal mio nome d’arte (preso da un film di culto in Ecuador) e la copertina di Mirko De Angelis spiega tutto…
2. Diversamente dal solito, questo tuo progetto è interamente in italiano e con le produzioni realizzate da te, a parte per Jerry Il Sorcio, prodotta da Anagogia. Come mai questa decisione?
Appunto, come ti dicevo prima, ho voluto mettermi completamente in gioco. Dimoz, il produttore di Multicultural, negli ultimi anni mi ha dato qualche dritta sulla produzione musicale e nei beat di Rattopsy ci ho messo dentro tutto il mio background, specie i suoni e ritmi di Londra, città dove ho vissuto e torno sempre volentieri.
3. Per quale motivo avete deciso di inserire anche le strumentali di ogni brano dell’EP?
Si tratta sia di un regalo per i fan sia di un modo per dare valore al lavoro di produzione musicale. C’è anche chi mi ha detto che ascoltando le strumentali si è reso conto meglio del valore di certi beat. Anche se, come dicevo per il flow, c’è sempre da migliorare, eh.
4. Visto che all’interno di Rattopsy ci sono tante riferimenti a film: qual è quello a cui sei più legato?
Mi piace molto Spike Lee, vari suoi film, da La 25ma ora a Fa’ la cosa giusta passando per Inside Man. Poi in Jerry il sorcio non a caso ho campionato L’odio.
5. Quanto e come ti hanno influenzato i tre anni vissuti a Londra?
Tantissimo, sia musicalmente sia professionalmente. Musicalmente lo puoi immaginare: lì nascono suoni e ritmi, c’è un mix di culture incredibile. È una delle capitali musicali del mondo. Professionalmente, anche se all’epoca facevo un altro mestiere, ho imparato lo spirito e la dedizioni che vanno messi nel lavoro.
6. Dopo Jerry Il Sorcio, ci saranno altri videoclip estratti dall’EP?
Sì, certo, ci saranno. Presto ne saprete di più…
7. Qualche news da casa Machete? Tu stai già lavorando a qualcosa di nuovo, magari ad un disco ufficiale?
Siamo tutti concentrati sul Machete Mixtape Vol. III, come potete immaginare. È stato un lavoro molto impegnativo per tutti. Ci abbiamo buttato dentro molte energie.
8. Info, contatti e saluti
Sulle mia pagina fb ufficiale e su quella di Machete trovate sempre tutte le news e gli aggiornamenti. Saluto tutta la redazione di Hiphoprec e vi ringrazio per lo spazio.