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Montenero (Dogo Gang) - Intervista
"Dogo Gang è come essere una rockstar"
Abbiamo intervistato il rapper Montenero appena dopo l'uscita del suo mixtape dal titolo "Big Deal", uscito questo mese e hostato da Guè Pequeno. Il membro della Dogo Gang ci fornisce ulteriori informazioni su questo mixtape, sulla sua vita e naturalemente sul rap.
1. E' appena uscito il tuo ultimo mixtape "Big Deal". Ne sei soddisfatto ? Come sta andando?
Sono molto soddisfatto, stiamo facendo buoni numeri per quanto riguarda il free download e sto ricevendo ottimi riscontri di critica. Il mixtape è stato concepito come tale, con un approccio aggressivo nei testi e seguendo il filone originale dei tapes usando perlopiù strumentali americane alcune delle quali neanche recentissime ma, a mio parere, vere e proprie perle.
2. Come mai hai deciso di chiamarlo "Big Deal", che tradotto in italiano significa Grande Affare?
Ho pensato molto al titolo ma senza farne una malattia. Volevo un nome significativo, poi un giorno è saltato fuori "Big Deal" anche per i vari riferimenti ai soldi contenuti nel mixtape. Poi è anche uscito in free download quindi è stato un grosso affare per tutti.
3. Nel pezzo "E Questi" affermi che ci sono in giro pseudo artisti. Cosa intendi?
Intendo dire che purtroppo in Italia moltissima gente che ascolta il genere sembra quasi sia costretta a provare a farlo a sua volta. Oppure intendo che alcuni di quelli che sono in giro e magari si permettono di parlare degli altri in alcuni casi non vanno nemmeno a tempo. Internet è un grandissimo mezzo per emergere, per farsi conoscere ma è anche il mezzo con la quale un sacco di gente butta fuori materiale ancora grezzo e poi trovi ragazzini sedicenni che si scannano sul web e appena gli arrivano due props dai compagni di classe si sentono già arrivati saltando i vari processi di apprendimento.
4. Il tema centrale del mixtape è il denaro, come ad esempio nelle tracce "Ruba" e "Cash Struggle". Come è lavorare in questo settore musicale?
Premettendo che io porto avanti il mio soprattutto per passione penso che se girasse qualche euro in più non sarebbe male per niente. Per il resto si arrotonda con i live e tutto il contorno. La passione va bene, ma di certo non mi fa lavorare gratis.
5. Sei membro della Dogo Gang. Cosa significa per te fare parte di una delle crew più famose e potenti d'Italia?
"Dogo Gang, è come essere una rockstar", qui mi autocito. Essere nella Gang è una bomba, è bellissimo vedere l'entusiasmo della gente ai concerti, quando ti riconoscono per strada. Poi tra di noi ci sono legami molto forti, è come una famiglia per me. Ci si supporta sempre in modo molto naturale. Non passerei mai a un'altra crew. Essere nella Dogo Gang è il top per tutto. Dogo Gang forever è il nostro motto!
6. Che rapporto hai con Milano, la tua città?
Il mio rapporto con Milano è conflittuale, un po' di amore e odio. Sogno spesso di scappare via ma poi quando sono in altri posti per quanto belli penso sempre che la mia città ce l'ho dentro, mi trasmette tanto e quando ci torno mi accorgo che mi è mancata. Anche se c'è lo smog, il traffico, gente arricchita di merda è la mia città, per certi versi mi accende la voglia di scrivere. Sarà perchè non sono mai stato ai Caraibi.
7. Ultima domanda: cosa ti da il rap?
Non voglio dire la solita banalità che il rap mi ha salvato la vita ecc.. ma sicuramente è una parte fondamentale nella mia vita. Mi alzo presto per lavoro la mattina e mi piace ascoltare la musica quando ancora non c'è tanta gente in giro, ma me lo ascolto anche in coda nel traffico. Penso sempre alla musica, sia per nuovi progetti sia per comprare dischi. Diciamo che il rap mi dà tanto, mi dà la possibilità di esprimere le mie opinioni, di buttare fuori la rabbia che accumulo, mi dà la voglia di mettermi in gioco e mi dà l'opportunità di farlo con i migliori esponenti del genere. E' sicuramente uno dei punti fondamentali per me. Grazie per la disponibilità e DOGO GANG FOREVER!