- Categoria: Writing Down
- Scritto da Matteo
Sly - Writing Down
Siamo giunti alla puntata numero ventiquattro del nostro editoriale sul writing e sulla street art italiana Writing Down.
L'ospite di questa volta è il writer Sly.
1) Ciao, ci puoi raccontare quando e come hai iniziato l'attività di writer/artista ?
Ho cominciato a dipingere con gli spray e nello specifico con le Talken nel 1990.
Era un bisogno istintivo come una dipendenza, mi dava soddisfazione assoluta non esisteva nulla di altro. Dipingevo anche tre volte la settimana.
Ho cominciato a fare tele e tutto il resto nel 2003, mi sono presentato in una galleria di Mestre ed ho conosciuto un’artista e uomo veramente unico che purtroppo ora non c’è più, Mario Cestari.
Lui ha creduto in me fin da subito e mi ha fatto esporre in piena libertà.
2)Che significato ha per te il writing ? Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo modo di dipingere ?
Il Writing e la Street Art per quanto mi riguarda significano libertà, spaccatura, istinto, potenza, sogno e delirio artistico.
Non ho avuto alcuna formazione artistica e all’epoca dove vivevo io non giravano Fanzine e tantomeno internet.. mi isolavo, mi isolavo volutamente dentro me stesso ed il mio fuoco, che nei primi anni era ingestibile, improvvisavo sempre e dovunque, improvvisavo anche in hall fame.
3) Quale tipo di tecnica utilizzi nella realizzazione dei tuoi lavori ?
Le mie tecniche sono il risultato di ventenni di esperimenti che tuttora svolgo.
Utilizzo caps creati da me per ottenere precisi effetti di segno e gocciolature, io amo le gocce, le ho sempre supportate e spinte, spinte oltre.. la goccia è l’anima del fluido al nitro. Io voglio forzare il segno e mettere a fuoco ogni gesto “sporco”, mi lascio trasportare dalle mie commistioni, dal mio battito del cuore, dalla musica, dagli odori, dalle energie.
Spesso dipingo a due mani, la mano che non è occupata dallo spray impugna un altro strumento.. io frusto, graffio.
Voglio spingere, evolvere, io amo questa disciplina, ne sono intriso.
4) Come vedi il futuro del writing ? Si riuscirà, a tuo parere, a dargli più spazio o dovrà rimanere sempre nei confini dell'"illegalità" ?
L’ illegale credo resisterà molto a lungo, potrebbe cessare solamente se diventasse una normalità e consuetudine per la società.. a quel punto verrebbe a mancare la base della scintilla di innesco.
Lo spazio il writing e la street art se lo stanno già prendendo come un’esplosione, credo sia il nostro tempo.
5) Info,contatti e saluti.
Non pensate esclusivamente a voi stessi ed al vostro ego, pensate anche alla disciplina, la disciplina è di tutti noi, la nostra storia e le nostre radici, la nostra cultura.
Rocking on the street!! - sLY - www.diegocolussi.it