- Categoria: Rap Italiano
- Scritto da Lorenzo
Karkadan - Il Karkadan (video)
Il Karkadan segna il ritorno sulle scene, dopo quasi due anni di assenza ufficiale, del rapper tunisino più famoso d’Italia: Karkadan.
Dopo il successo di Karkadance (Universal Music, 2010), il rapper di stanza a Milano torna con un brano manifesto in cui si presenta senza giri di parole e sintetizza in poche rime la sua opinione sull’attualità tunisina. Per settimane la Tunisia è stata sulle prime pagine dei media di mezzo mondo e ora che l’attenzione va un po’ scemando, ecco una voce fuori dal coro che ipnotizza l’ascoltatore. Una voce tra l’altro mal vista dagli islamisti, ora al potere.
Il videoclip che accompagna il brano, ne amplifica non poco il messaggio e rilancia le questioni care a Karkadan. A completare il quadro ci pensa un beat pieno di tensione prodotto da Yung Lee Da Finest.
Il singolo segue la pubblicazione di Still Not Loving Police, brano distribuito a livello mondiale dall'etichetta regina dell'hip hop, la Island Def Jam, e anticipa la prossima uscita di due album: Zoufree (trad. Il peccatore) e Arabic alert.
[Testo Italiano]
Barone, peccatore, così mi chiama la gente
barone in un paese pieno di merda, chiamami barone della monezza
L’Islam è diventato commercio, ami il nahtha (un partito islamico)
o sei un peccatore come Karkadan aka Terrorist for rent
Cos’è 'sto nome, cos’è 'sta barba Mr., è una vera merda
'sta Dogo Gang è troppo zarra ma Karkadan è musulmano
o cristiano mmmmh… secondo me mezzo taliban mezzo jamaica
dicono che non sono hallal e che non cerco il sacro graal
mi odi ma ti trovo sempre nel mio live
ipocrita vorresti il mio posto
[Rit.]
è arrivato karkada-da-dan, spostati da da dam
ti mangia il fuoco pa-pa-pa-pa-pam, è tornato karkada-da-dan
Non credo al vostro dio, no non è mio
fanculo Qatar e America quando diventano dio
mi sono rotto il cazzo di vedere quattro arabi che calpestano la bandiera israeliana
odio la nuova dittatura con la barba
via Ben Ali, è arrivato il nahtha
circoncidiamo la donna, sacco nero in testa e togliamole la mini gonna
mi sa che andrò in paradiso un altro giorno perché qui ho visto già l'inferno
più di Rocco Siffredi vi incula il governo
muore dio ogni volta che lo usi e che abusi
muore dio quando a ogni guerra una bomba tocca terra
muore dio sulle borse sul mercato, muore dio sotto i cingoli del carro armato