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- Scritto da BBoy
Skyzoo - The Salvation
Skyzoo – The Salvation
Altro disco molto atteso, visto che era un esordio ufficiale che doveva dare un senso definitivo al solito botto di mixtape, ed altra recensione che finisce per contenere le parole si poteva fare meglio e di più. "The Salvation" non è un disco cattivo, un cesso o similari, intendiamoci, ma è uno dei tanti (chi ha detto troppi?) lavori che fanno intuire che in giro c'è sì del potenziale molto intrigante, tuttavia quando si arriva all'ultima traccia di un album tanto atteso quanto disillusorio lascia sensazioni davvero miste.
A sentire la sola apertura, si potrebbe pensare di trovarsi davanti ad un capolavoro, addentrandosi per bene nella parte centrale la noia diventa padrona di tutto, scorgendo qualche altra traccia interessante qua e là ci si risolleva il morale e si riesce a dare un'altra possibilità di ascolto. "The Salvation" è così, disarmante ed eccitante allo stesso identico tempo.
Parte in grande, in maniera molto melodica, grazie al coro gospel di "The Opener", prodotta da Cyrus The Great in maniera magistrale attraverso l'uso di un intelligente giretto di piano, un coro di voci bianche in sottofondo ed un'atmosfera genericamente celestiale, ma gli entusiasmi calano di lì a poco. Il beat di Just Blaze per "Return Of The Real" è a dir poco deprimente, lecito domandarsi quanti di così se ne dovranno ancora sentire, imballati su suoni distorti, fastidiosi, senza un minimo di spina dorsale. Ci si chiede dove sia mai andata a finire l'inventiva quando si riscontra che l'idea di fondo di "Popularity" è stata affrontata decine e decine di volte, l'ultima che ricordiamo, in ordine cronologico, è la "Superstar" di Lupe Fiasco: dovendo parlare di argomenti già noti, ci si domanda pure perché non siano state trovate strade alternative per farlo, dal momento che questa dovrebbe essere una qualità fondamentale per ciascun rapper che voglia essere considerato grande. Ed ancora, "Easy To Fly" sembra una scopiazzatura di una qualsiasi base dei Camp Lo, "Under Pressure" racconta (di nuovo) di quanto sia difficile mantenere vivo un rapporto quando si è un rapper che deve girare il mondo in tour e si tiene alla propria fiamma (ma chettefrega? Con tutte le groupies che c'avrai...) su una basetta moscia moscia, mentre "Like A Marathon" contiene un campione vocale che fa venire il mal di testa...non a caso quelle appena citate sono tutte basi di 9th Wonder, che si salva con il singolo "Beautiful Decay", dove quello che non convince è l'hook, persino troppo insistente, che sottolinea la monotonia del flow di Skyzoo. E' uno schema, quello di "The Salvation", uno schema che si ripete troppo in continuazione: si parte con il sample, si aggiunge la batteria sotto, poi via con una strofa, ritornello, altra strofa, ritornello e conclusione. Nonostante tutto però per me il disco merita l'ampia sufficienza, semplice, perché la già citata "The Opener", la similarmente celestiale "The Necessary Evils", la malinconia di "Maintain" ed il perfetto abbinamento liriche/musica di "Bottom Line" alzano così tanto il livello del lavoro da non meritare un giudizio complessivo insufficiente.
Ciò che lascia l'amaro in bocca è che mantenendo un simile passo, che so, per un 80% del disco, poteva venir fuori una bomba da manuale. Ed anche stavolta, così non fu...
Zè-Bos