- Categoria: Eyes On The Game
- Scritto da Gabriele
Apple Music è pronta ad acquisire Tidal?
Poco più di un anno fa veniva lanciata Tidal, la piattaforma di streaming che vede come azionista di maggioranza Jay Z, promossa come la piattaforma "dagli artisti per gli artisti" (in quanto le quote della compagnia sono distribuite tra i maggiori artisti dell'industria musicale mondiale) e in grado di remunerare adeguatamente i cantanti a differenza di YouTube e Spotify.
Ad oggi, dire che Tidal non è riuscita esattamente a entrare sul mercato come avrebbe voluto è più che legittimo, visto che nonostante l'aumento degli abbonati, arrivati a circa 4 milioni, la compagnia oltre ad aver cambiato un amministratore delegato al mese, è stata in gran parte ostacolata dall'arrivo di Apple Music (15 milioni di abbonati), che è sostanzialmente riuscita a prendersi la maggior parte dei consumatori che già non fossero su Spotify, che resta il leader indiscusso dello streaming con 30 milioni di abbonati. Ragion per cui, è ormai più di un mese che si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui Tidal sarebbe vicina ad essere ceduta. Ma se inizialmente i rumors su un presunto acquisto della compagnia da parte di Samsung si erano rivelate false, oggi le ipotesi su un eventuale acquisizione da parte di Apple sembrano trovare sempre più conferme.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal infatti, la società fondata da Steve Jobs e Tidal sarebbero in trattativa per definire i termini della cessione, che rischierebbe di spostare di tanto l'interesse del pubblico verso Apple Music, che in un attimo potrebbe vantare i diritti per la pubblicazione di eventuali esclusive di artisti come Beyoncé, Kanye West e Rihanna, senza contare che acquisirebbe il richiestissimo catalogo completo di Prince, anch'esso esclusiva di Tidal.
BREAKING: Apple in Talks to Acquire Tidal, Jay Z's Streaming-Music Service - Dow Jones
— CNBC Now (@CNBCnow) 30 giugno 2016
Staremo a vedere lo sviluppo di questa vicenda, di certo Jay Z, nonostante sia più un uomo immagine che l'effettivo direttore della compagnia, non alzerà di certo bandiera bianca così facilmente davanti a tutti i suoi detrattori e molto probabilmente ci penserà su tre volte prima di aggiungere una sconfitta alla sua grande lista di vittorie imprenditoriali.
Sicuramente ora sarà chiaro a tutti che per spostare i colossi dell'industria musicale ci vuole ben più di qualche disco in esclusiva e una presunta correttezza morale di fondo.
