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Alla scoperta di Rap Stories, il nuovo album di Big House

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E' fuori da adesso sia in free download che in copia fisica Rap Stories, il secondo album ufficiale di Big House, giovane mc e beatmaker di Trento appartenente al collettivo Birrette Family.

Il progetto si articola di 10 pezzi (che diventeranno 11, nella versione fisica, all'interno della quale si aggiungerà, appunto, un Remix esclusivo prodotto da Dj Apoc, from Beatmakers With Attitude, che si è anche occupato della fase di mixaggio e mastering dell'intero progetto), impreziositi dai featuring di Dj MS, Dj Husk, Gabri, Drimer, Compless, Nardo, Grezzo MC, Gancio Pancio e le produzioni di Menevolt, che ha lavorato agli unici due beat non prodotti dallo stesso Big House.

L'uscita del disco è stata accompagnata, inoltre, dal videoclip ufficiale dell'Intro e da questa nostra intervista, che ci permette di conoscere maggiormente l'artista trentino:

1. Ciao Big House! Iniziamo con le domande di rito: per chi non ti conoscesse ancora, come parleresti di te come artista? Qual è il tuo background musicale?

Ciao ragazzi, e innanzitutto grazie per aver scelto di intervistarmi e, soprattutto, di aver trovato il tempo di ascoltare il disco: dalle domande posso dedurre che si sia trattato di un ascolto attento, e la cosa mi fa un grandissimo piacere.  Volendo partire con le presentazioni: io sono Big muthafuckin' House, ma se mi chiedessi di parlare di me a livello artistico, in realtà non saprei cosa risponderti. Come dico a tutti: ascolta le mie parole, il mio flow e i miei beats; sta poi a te decidere. Per quanto riguarda il mio background musicale, un sacco di musica Hip Hop, soprattutto East Coast, di quella bella negra, alla quale m'ispiro quotidianamente nella ricerca di stili sempre nuovi. Le rime ho iniziato a buttarle giù verso la fine dell'Estate 2010, i beats hanno cominciato ad arrivare  un paio d'anni dopo.

2.  Fai parte della Birrette Family: raccontaci com’è fare parte di questo collettivo e quali sono i vostri prossimi progetti.

Birrette Family nasce all'incirca un paio di anni fa, grazie soprattutto ai contest di freestyle sparsi per tutto il Nord Italia, che erano diventati un po' il nostro punto di ritrovo abituale.
Fare parte di questo collettivo è una vera e propria occupazione "full time", allo stesso tempo tanto impegnativa quanto soddisfacente. Dico "full time" perchè, oltre a rappare, del collettivo curo tutte le produzioni musicali, e lavorare in studio con altre quattro persone è ben differente che farlo da soli. You know what i'm sayin? Per quanto riguarda i nostri progetti, a Marzo scorso siamo usciti con un EP, del quale potete trovare i video dei due estratti ("Birrette Possetrack" e "Jackie Brown") sul nostro canale Youtube, mentre al momento voci dicono che siamo un po' spariti dalla circolazione perché impegnati a selezionare i beats per il primo album ufficiale. Avrete news a riguardo molto presto; per il resto, is code of silence.

3. Concentriamoci ora sul tuo disco Rap Stories: come mai la decisione di realizzare un concept album, incentrato sulla passione per questa musica?

Mi fa davvero piacere vedere che questa cosa del concept sia arrivata. Il filo conduttore di ogni pezzo è esattamente quello: la passione che da tempo coltivo per 'sta roba. L'intenzione aggiuntiva era quella di esprimere tale passione dando al disco un'impronta molto classic, molto „back in the dayz“ per capirci, cosa in cui mi pare d'altronde d'essere riuscito abbastanza bene. Chi mi conosce sa quanto amo 'sta musica e il suo ambiente. Questo disco è per voi oltre che per me. One love regaz!

4.“Tutti fanno rap, ma farlo bene non è facile”: quali sono secondo te gli “attributi” che deve avere un pezzo rap per essere fatto bene?

Vediamo allora; a parer mio:

1. Il contenuto: ultimamente sto sentendo veramente tantissimi rappers che rimano di cose abbastanza "vuote". La maggior parte lo fa anche tecnicamente bene eh, per carità, ma spesso e volentieri tende a cadere nelle banalità del rap di oggi (autocelebrazione, dissing, e via dicendo...).

2. Il beat: a parer mio, un buon pezzo rap necessita di un buon beat, per funzionare al meglio.
Un beat bouncin', di quelli che partono e sei già lì a muovere il collo a tempo senza farti troppe domande.
A mio avviso, l'MC si prende un 40% di un pezzo rap, perché il restante 60% è assolutamente rappresentato dal beat.

3. Ovviamente, un buon lavoro di mixaggio e master, anche se in merito a questo fattore vorrei fare un appunto: io faccio le cose in casa in un home studio che mi sono creato negli ultimi anni, e il risultato si può definire di livello medio\buono. La mia mentalità è "fai le cose con gli strumenti che hai, l'importante è farle". Questo perché prima di tutto vengono le capacità, poi le attrezzature. Un ottimo studio non trasformerà mai un fiacco in un portento, come uno studio così e così non limiterà poi molto le capacità di un talento vero. Rappa come sai fare, il resto vien da sè.

4. Un vero pezzo rap fatto come si deve l'autotune non ce l'ha. (ride) E se proprio volete infilarcelo a tutti i costi, fatelo almeno con un blitz di criterio (e discrezione)! Bitch, please...

5. Insieme al disco, hai fatto uscire anche il video ufficiale della prima traccia. Parlacene un po'.

Sì, il video è stato realizzato tra Trento e Bolzano ed è stato girato dai ragazzi di Videocrazia, che ringrazio e saluto (bella Robbo, bella Fablo, I see ya). I ragazzi sono gli stessi che hanno firmato anche il video ufficiale di "Un Quarto di Secolo", album d'esordio di un altro mastro birrettaio, mio fratello Compless.  Per quanto riguarda il video ci tengo poi a ringraziare anche tutti gli altri partecipanti e le comparse: come per il sound del disco, anche per il video ho cercato di dare un impronta molto undeground, coinvolgendo anche Dj MS from Beats4Breakfast per i cuts. Speriamo sia la stessa cosa per voi!

6. Tu vieni da Trento, città a cui hai dedicato il brano con Grezzo MC: com’è la scena del capoluogo del Trentino–Alto Adige e che rapporto hai con essa?

Yeah! Trento cemento, Trento cemento! (ride). La scena Hip Hop della mia città e del trentino è viva e presente. Non siamo in tantissimi a spingere 'sta musica, ma quei pochi che ci sono sono molto validi e preparati. Ti parla uno che è "arrivato dopo"; c'è gente in sbatta per 'sta roba sin dai 2000. Il featuring in questione, invece, l'ho chiesto a Panzerfunk alias Grezzo MC alias un sacco di altri nomi fighi, perchè quando ce la rappiamo a Trento ci gasiamo e „hustleriamo“ un sacco, anche se c'è solo una strumentale sul cellulare e 4 amici attorno. Per noi è così; aggiungici poi giusto un pelo di arroganza, ed ecco nata „Trento Cemento“.

7. “Il mio pensiero resta old, mentre qua cambiano i tempi”: qual è, dunque, la tua posizione riguardo il rapporto old/new school?

Come ti dicevo qualche riga sopra, nella mia regione c'è chi lo spinge e lo tiene vero, anche a a livelli nazionali, da un sacco di tempo. A questi ragazzi devo moltissimo: negli anni hanno infatti contribuito alla nascita e la creazione di una scena che noi altri ora stiamo portando avanti a testa bassa, con fotta giusta e genuina ed impegno costante (e anche qualche birra).
Quest'anno ormai posso dire di essermi mosso davvero molto, specie tra Trento e Bolzano, avendo così la possibilità di conoscere e collaborare con artisti dello spessore di Ares Adami, Maxibong Classic, 2D, Tachi.. Giusto per dirne un paio. Per me conoscere chi c'era prima è fondamentale, perchè è dotato di un'esperienza e una conoscenza che io non posso che apprendere. Come qualcuno ha detto: "Son cresciuto a suon di zitto scemo e guarda il veterano!". Per fartela breve: mi definirei un MC della nuova scuola, ma con la mentalità ancorata a Brooklyn, tra gli anni 90 e i primi 2000.

8. Info, contatti e saluti.

Un saluto e un ringraziamento a tutto lo staff di Hiphoprec. Big up al vostro lavoro, noi tutti sappiamo quanto impegno richieda, ma soprattutto quanto sia importante per gli appassionati e per chiunque si stia avvicinando ora al mondo dell'Hip Hop. Un saluto alla mia family, Birrette, che giornalmente mi sostiene.  Un saluto a Nardo D, a tutta la Funkobotz Crew, alla Break And Breakfast Crew e a tutti i supporter miei, di Birrette, e di chiunque altro faccia 'sta cosa come si deve. Potete rintracciarmi su Facebook e Youtube tramite la pagina ufficiale del mio collettivo, "Birrette Family", su Soundcloud (Big House 11) e Instagram (bighouze). Poi niente: un abbraccio a tutti i lettori di HipHopRec, grazie per l'intervista e alla prossima, i'm out!

Rap_Stories_Tracklist

 

Matteo
Author: Matteo
"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".