- Categoria: Hip Hop Got Talent
- Scritto da Francesco
Sweet Posion - Iron Fist (recensione)
IRON FIST è il titolo del primo album ufficiale del collettivo Sweet Poison, prodotto da
LATLANTIDE e distribuito in tutta la nazione da EDEL.
Sweet Poison è il nome della squadra formata dalle realtà più rappresentative e
affermate del rap vicentino: Zethone, TokyoSan & Dj Loner (Settimo Paragrafo), Dj MS e Virus.
A partire dal 2005, anno di nascita, la formazione ha collezionato più di 150 esibizioni in tutta Italia affiancando e aprendo i live di artisti importanti nella scena italiana e big di fama internazionale.
Iron Fist è un disco che dalla prima all’ultima rima, dal primo scratch all’ultimo clap strumentale esprime l’attitudine street di questo gruppo. Le produzioni sono affidate a Dj Ms (come i numerosi scratch che compaiono nelle tracce), ma anche ad altri beatmaker del Norditalia come Amon, Ceri e Manto (Concrete Beats).
“Pugno di ferro, dacci 3 secondi e scateniamo l’inferno sul serio” detto fatto: subito dall’intro “Welcome to Poisonville” è chiaro il concept trainante: rime fitte, incastri, sfumature old school e vero che riconosce il vero. Pochi fronzoli, insomma.
Il disco è stato anticipato dal singolo “Troublemakers” vero e proprio anthem del collettivo di Vicenza, di cui è disponibile anche il videoclip, mentre in “Dirty Sanchez” il senso comune dell’amore viene dissacrato da “un chiaro caso di misoginia” con un tema portante che i più esperti del web e dei suoi angoli più scuri troveranno sicuramente simpatico.
Il flow è molto curato in tutti i pezzi, l’espierenza del gruppo maturata grazie ai numerosi concerti si comprende nelle strofe e se con “Solitude” entriamo nella versione più consciuos del gruppo, “Omega Weapon” chiude il disco sigillando ancora una volta la vera natura di strada.
Iron fist è ottima espressione, dove strofe e strumentali sono perfettamente incatenate senza creare esperimenti vani o incomprensibili. “L’attitudine è la stessa, siamo la coerenza, skills e mal di testa”. Real Hip Hop made in Vicenza.
(Mattia Polimeni)