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Jago - A Sei Passi Dal Precipizio (Recensione)

Jago - A sei Passi dal Precipizio

 

Scalzo, sulle rocce e di fronte al mare come in un quadro di Friedrich. 

Non si vedono New Era o Nike ai piedi, ma dietro la copertina si cela un rap curato, personale e profondo come l’oceano, che "riflette l’infinito, come specchio in fronte a specchio" (cit.). Così Jago, al secolo Jacopo Costa, si presenta nel suo Ep di esordio solista “A Sei Passi dal Precipizio”. 

 

Jago si racconta in 8 tracce, su strumentali che gli permettono al meglio di stendere il suo flow riflessivo, ricercato, mai banale e che in alcuni punti, da quanto racconta, sembra quasi prosa.

Versi che spesso hanno un sapore amaro, che sanno di notti insonni tra fogli e matite a cavallo tra lavoro e passione, ma che ripagano sempre facendo piovere “sassi dal cavalcavia sul traffico del rap odierno”. 

 

Se “In Caduta” aveva anticipato l’uscita dell’ EP (registrato nello studio di Gccio della Vodoo Smokers Familia e mixato da Gang del Box Studio), “Donkey Shot Em” è un inno alla lotta, all’obiettivo: “una ballata nel pallido plenilunio” in cui Jago rovescia tutti i dubbi e le incertezze dell’amore, della vita in cui ognuno di noi può trovarsi, mentre lotta con i propri mulini a vento. “J&J” è una doppia canzone, per una doppia personalità. Jago racconta Jacopo e Jacopo racconta Jago. Distanze e differenze tra rapper e uomo, a cavallo tra vita universitaria, difficoltà e la passione per una cultura che spesso regala meno di quanto siano gli artisti a regalarle. 

 

A sei passi dal Precipizio” è un lavoro di labor limae, sentito e reale di un artista “che quando scrive, vengon giù sassi e montagne”. Un artista che con la sua penna descrive momenti e sensazioni che a volte non riusciamo a rendere chiari nella nostra testa. La penna di Jago è calda, e ora ci passa il testimone: sei passi e un precipizio, saltate o sopravvivete?

 

Author: Mattia