- Categoria: Interviste
- Scritto da Lorenzo
Freshbeat e Amon, i produttori con le dita impolverate
In occasione della pubblicazione dell'album Dusty Fingerz, HIPHOPREC.com intervista il duo di produttori trentini composto da Freshbeat e Amon.
1.Ciao ragazzi. Cosa vi ha portato a collaborare assieme e a dare vita al progetto Dusty Fingerz?
Dusty Fingerz è nato in maniera estremamente naturale, ci siamo conosciuti un paio d'anni fa ed abbiamo espresso subito reciproca stima per i nostri precedenti lavori, è scaturita abbastanza in fretta l'idea di collaborare per questo disco. Oltre ad un rapporto di collaborazione è nata anche una buona amicizia, il chè è sempre un'ottima cosa dato che oltre alla passione per la musica condividiamo anche quella per il basket.
2.Con che criterio avete scelto quali artisti collaborare nel disco? Con chi vi siete più divertiti in studio?
Abbiamo scelto gli artisti in base a due criteri, il primo è l'amicizia o comunque il fatto di trovarsi bene come testa e come approccio artistico e personale, l'altro è la stima a livello musicale per rappers che magari conoscevamo poco di persona, quindi artisti che stimiamo molto a livello musicale. In entrambi i casi abbiamo ricevuto buone risposte di entusiasmo e di qualità. Dj Apoc ci ha fatto il missaggio e mastering, è venuto qui da noi in Trentino, nel Menevolt studio di Tierno (TN) ed abbiamo lavorato insieme per amalgamare i suoni. Con lui si è creata subito una sinergia fantastica, è un fonico molto capace, nonché uno dei produttori più forti in Italia secondo me (Amon) e Fresh
3. All'interno ci sono ben 34 mc’s e 4 dj. E' stato difficile far conciliare così tanti artisti con stili diversi?
Fare un disco di produzioni con un sacco di collaboratori è sempre difficile, soprattutto perché le nostre priorità a volte non coincidono per tempistiche con quelle delle altre persone coinvolte, ed è sempre problematico fare delle previsioni per la chiusura di un progetto come questo. In oltre abbiamo avuto disguidi legati a rapporti personali tra gli artisti, c'è chi si è chiamato fuori dal progetto perché nel disco compariva un altro artista con cui ci sono stati dei problemi personali, sono scelte che esulano dalla nostra volontà e che comunque abbiamo rispettato senza problemi.
4. Come è nata la collaborazione con gli mc’s americani Planet Asia, Rasco, Ruste Juxx e Wordsworth?
Ruste Juxx e Wordsworth li abbiamo contattati privatamente in modo diretto, mentre i Cali siamo riusciti a raggiungerli tramite la mediazione di Max Mbassdo di Padova, lui lavora spesso con gli artisti americani, gli organizza date in Italia per cui ne cura i contatti. E' stato molto professionale ed infatti lo ringraziamo ancora
5. Il vostro sound è molto legato al funk e all'old school: cosa ne pensate, invece, del "nuovo rap", che è sempre più contaminato da altri generi musicali?
Per Dusty Fingerz più che old school direi che abbiamo adottato uno stampo totalmente classico, ci ispiriamo entrambi a produttori di stile classico appunto. Il nuovo rap per me non esiste, esiste il rap (Amon), i nuovi artisti mi piacciono in parte, alcuni di più, alcuni di meno ma non dipende da età o da stile, direi più dai contenuti. In ogni caso, io personalmente ho anche un duo elettronico (Guruflex) con la cantante Katja Marun perciò direi che sono totalmente aperto a tutti i generi e sonorità, i beats classici li faccio esattamente come faccio pezzi drum n bass contaminati da jazz e triphop (e una miriade di altri generi elettronici e non). Spingo l'HipHop più crudo ma non disdegno l'avanguardia.
6. Nel brano Golden Years Kiffa afferma che "l'hip hop è una fantastica cultura" e noi condividiamo a pieno questa affermazione. A voi cosa ha dato la doppia h?
Innanzitutto una passione forte attraverso la quale esprimerci, che non è una cosa scontata, è molto più di un hobby, è più simile ad un lavoro dove ci si diverte come in un gioco. Mi fa un po paura (Amon) vedere cosa ha dato agli altri artisti, quelli "arrivati" diciamo, perché parlandoci ho capito che si dividono sostanzialmente in tre categorie: la prima composta di persone che sono rimaste molto deluse dall'HipHop ed hanno cambiato genere facendo poi fortuna, la seconda rappresentata da quei rappers che sono ai massimi livelli del rap mainstream ma che non si interessano più di rappresentare l'HipHop bensì ad arricchirsi rivolgendosi ad un target di persone che la nostra cultura non sa nemmeno con chiarezza cosa sia, ed in fine quelle persone/gruppi che rimangono ai massimi livelli dell'underground per scelta (come i Colle Der Fomento, Kiave, Bassi Maestro e molti altri) ed io è a loro che mi ispiro, perché penso sia il modo migliore di conciliare l'aspetto economico e quello etico-morale.
7. Avete già in mente dei progetti per il futuro? Lavorerete a nuovi progetti insieme?
Stiamo per metterci a lavorare ad un nuovo lavoro, sempre un album di strumentali però non anticipiamo altro perché vogliamo che sia una sorpresa :)
8. Info, contatti e saluti.
Vi lasciamo il nostro contatto Facebook: www.facebook.com/DustyFingerzbeats in più per prenotare le copie fisiche tramite spedizione postale questo è l'indirizzo mail da contattare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Salutiamo e ringraziamo innanzitutto lo staff di HipHoprec che ci ha concesso questo spazio, tutti gli artisti che ci hanno aiutato per la realizzazione di Dusty Fingerz e tutta la gente che ci supporta. Big up! Amon e Freshbeat