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- Scritto da Lorenzo
Eminem - The Marshall Mathers LP 2 (recensione)
Sembrava che la carriera da rapper di Eminem si fosse chiusa nel 2010 con la pubblicazione dell'album Recovery, che Slim Shady fosse pronto ad appendere il microfono al chiodo e continuare a lavorare come produttore discografico per la sua Shady Records, ma così non è stato.
Il quarantunenne Eminem ha deciso di regalare ai propri fans un ultimo lavoro, di chiudere in bellezza una carriera quasi ventennale che lo ha portato ai vertici del panorama musicale mondiale ed è così che è nato l'album The Marshall Mathers LP 2.
Il rapper di Detroit rivisita The Marshall Mathers LP, album uscito nel 2000 e certificato disco di platino che è diventato una vera e propria pietra miliare della cultura hip hop.
Per l'album The Marshall Mathers LP 2, secondo quanto dichiarato al magazine Rolling Stone, Em ha lavorato più duramente che in qualsiasi altro periodo negli ultimi dieci anni e questo lavoro ha dato i suoi frutti.
Il disco è stato anticipato dalla pubblicazione del singolo Berzerk, un omaggio ad artisti dell'hip hop old school come i Beastie Boys e i Run D.M.C.
Di seguito Eminem ha rilasciato anche Survival, traccia presente anche nella soundtrack del videogioco Call Of Duty: Ghosts, poi Rap God, in cui l'autocelebrazione in extrabeat porta Eminem in cima al monte Olimpo del rap, e The Monster featuring Rihanna, brano sull'onda di Love The Way You Lie.
Ultimo brano estratto da The Marshall Mathers LP 2 è stato Love Game con la attesissima collaborazione di Kendrick Lamar. La coppia Eminem - Kendrick Lamar dà vita ad una storia d'amore diversa da quella che viene cantata da Wayne Fontana nel brano Game Of Love, utilizzato come sample del singolo.
In tutto l'album si alternano i forti riferimenti a The Marshall Mathers LP, come nel brano Highlights in cui riprende il tema del conflitto con la madre con un approccio più adulto rispetto al ragazzo ribelle che era, e momenti di novità, come nei già citati Rap God e Love Game.
Fra i featuring del disco spiccano sicuramente i nomi del magistrale Kendrick Lamar e di Rihanna (in controtendenza con il detto "squadra che vince non si cambia" io mi sarei fermato dopo Love The Way You Lie e Love The Way You Lie Part 2), ma non sono da meno anche il cantautore pop Nate Ruess in Headlights e il musicista inglese blues rock Jamie N Commons nella bonus track Desperation.
Le produzioni dell'album hanno quasi tutte lo zampino di Eminem e del veterano Rick Rubin e danno a The Marshall Mathers LP 2 un sapore nuovo, ma con un retrogusto di 2000.
Non fraintendetemi, quello di The Marshall Mathers LP 2 non è il retrogusto polveroso delle vecchie soffitte, bensì quello di un buon vino invecchiato che, con il tempo, ha acquisito nuove sfumature e più maturità.