- Categoria: Eyes On The Game
- Scritto da Matteo
The Game continua a dissare la G-Unit - Report live Milano
Che The Game e 50 Cent non fossero in ottimi rapporti era ormai assodato, ma le ultime dichiarazioni di Dj Whoo Kid, rilasciate in un'intervista datata Ottobre, facevano ben sperare in un possibile ravvicinamento tra le parti.
Per questo motivo, quando Sabato sono partito per il Fabrique di Milano, avevo portato con me qualche (poca) speranza nell'averne prova durante il concerto del rapper di Compton.
Alle 22 ha fatto il suo ingresso trionfale sul palco e dopo brani del suo reportorio, partono le note di Westside Story, in cui i due duettarono ai tempi di The Documentary; tuttavia, invece di sorprendermi, ha cominciato con i primi "G-uNot", "fuck Fifty 'till i die" etc., continuati, poi, in altri brani (Hate It Or Love It e How We Do su tutti), confermando, dunque, i dubbi di molti su un ipotetico rappacificamento tra Game e la già citata crew.
Va be che sono da sempre stato uno schierato per la G-Unit, ma messo il cuore in pace, ho potuto apprezzare la grande fotta del rapper uscito di recente con Year Of The Wolf, espressa principalmente con dei classici come Dreams, Dope Boy, It's Okay (One Blood), My Life, Red Nation, Put You On The Game e altri ancora.
Note di merito, meritano il suo attaccamento con le recenti proteste statunitensi contro le forze dell'ordine, dimostrato con il suo black outfit iniziale e continuato con l'invito al numeroso pubblico di stendersi prima per terra e poi di sollevare le mani al grido di "Don't shoot"; inoltre, è stata decisamente emozionante la chiusura del live con le prime file dei fans portate sul palco, assieme anche ad un ragazzo in carrozzina; bel gesto!
Per doveri di cronaca, ecco l'esibizione live di How We Do, in cui più volte The Game ne ha approfittato per insultare 50 Cent & co: