- Categoria: Eyes On The Game
- Scritto da Gabriele Correnti
Master Of Ceremonies. Tory Lanez.
La definizione di MC è col tempo diventata quasi un tabù, una sfumatura tanto complessa quanto difficile da interpretare per essere attribuita ad un rapper qualsiasi, americano e non. Il termine era la definizione massima cucita addosso a coloro che hanno fatto diventare questa musica una vera e propria cultura creandone i presupposti per esser definita arte. Da Method Man a Krs-One, da Nas a Rakim passando per Jay-Z, i liricisti che hanno avuto l’onore di portarne avanti il prestigio sono stati molti e tutti con merito. Quando essere MC significava portare avanti il messaggio, l’attitudine e il suono sul palco. Adesso le cose sono un po’ cambiate, la tecnologia si è evoluta a dismisura, le possibilità sono diventate infinite e diciamo che più o meno chiunque è riuscito a farsi un nome all’interno del rap game, soprattutto in America, dove le classifiche Billboard sono dominate ormai da mesi da ragazzi molto giovani che si sono ritrovati catapultati sotto i riflettori grazie a qualche hit spopolata anche oltreoceano come spesso è accaduto. È difficile quindi riuscire ad individuare un 24 carati da un 7. Se dovessimo affidarci ai numeri chiunque sarebbe un 24 k, anche chi di valore ne ha in realtà ben poco. Ma allora quale rimane il termine di paragone più corretto e più oggettivo possibile per poter individuare qualcuno, tra i nuovi rapper, per cui valga la pena di rischiare e tentare di attribuirgli la definizione di Master of Ceremonies? Senza dubbio quel qualcuno è Tory Lanez.
Non staremo qui ad esporvi aneddoti e curiosità sulla sua vita ma ci concentreremo piuttosto sul suo cavallo di battaglia che poi è il motivo che mi ha spinto ad affermare tutto ciò. Questo è il live. Come ben sappiamo la vita di un artista non è mai limitata in studio tra scritture e beats ma c’è molto di più. Il live è infatti quello che possiamo definire tranquillamente come il lavoro vero dell’artista il quale deve dimostrare di esser definito tale fuori dai mixaggi e fuori dalle cuffie. Per poter performare la propria musica live ci sono senza ombra di dubbio delle caratteristiche che non devono mancare nell’artista come il carisma e l’interpreazione dei testi. Se uno dei due elementi manca, manca anche l’equilibrio che crea intorno a sé e ciò ne svaluta l’immagine ai suoi occhi ed a quello dei fan.
Tory Lanez è un caso abbastanza particolare e proprio per questo è meritevole di attenzione. Canadese, inizia come tanti il suo percorso attraverso la musica sperimentando stili e suoni che lo portano al suo primo EP ufficiale, “Cruel Intentions”, lavoro passato sotto traccia per via dell’immenso mercato che si muove in America. La svolta però arriva inaspettata esattamente un anno dopo con l’uscita del suo primo album ufficiale "I Told You" dal quale sono stati estratti due singoli, “Luv” e “Say It”, che sono tuttora tra i pezzi più apprezzati dell’artista. Il disco è ciò che può essere definito un miracolo discografico. Il rapper infatti lavora al disco con produttori di eccezionale talento, anch’essi canadesi, come Benny Blanco, Cashmere Cat e Two Inch Punch che costruiranno un tappeto sonoro attualissimo e in linea con le doti di Tory, il quale avrà il suo completo exploit sin dalle prime date del tour.
Ebbene sì, signori, Tory Lanez è uno dei performer più forti che l’America abbia mai visto. Con un solo album ufficiale all’attivo il rapper canadese ha riscosso un successo così ampio da esser uno degli artisti più richiesti in tutto il mondo. Ogni traccia del suo album è intonata a memoria dai fan che accorrono numerosissimi ad ogni suo live. Dall’Europa all’Oceania ogni continente è stato travolto da questo fenomeno assurdo che effettivamente è. E questo basta da solo per spiegare molte cose. Apparentemente, e i numeri lo confermano, Tory Lanez non ha nessuna hit mondiale nella sua discografia, non ha lavorato con nomi grossi e non ha mai fatto parlare tanto di sé per la sua vita al di fuori della musica. Certo, ha un contratto molto ricco con la Interscope Records che gli assicurerà un conto in banca florido ma è tutto quanto frutto di un lavoro meticoloso che ci sta dietro. Il modo in cui intrattiene la folla, come la trasporta e la attira a sé con un abilità magnetica.
Il tutto è inoltre evidenziato dalle sue strategie di marketing tramite social, tra le migliori in circolazioni. Ogni sua storia di Instagram ad esempio, non è mai banale. Ogni storia contiene un Live nel quale sarete frustrati per il solo fatto di non essere lì, yacht da non si sa quanti metri sulle coste più suggestive del mondo e una scelta potenzialmente infinita di donne da vero Casanova. Tutto questo è Tory Lanez.
Qui uno dei suoi live più suggestivi. Chi non vorrebbe trovarsi lì?