- Categoria: Interviste
- Scritto da Gabriele
Intervista a Ghemon - il nuovo album, Sanremo, basket e non solo
E' il 9 Maggio 2016. In un lunedì grigio e piovoso, mi sono recato a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, per assistere alla conferenza stampa di presentazione degli eventi della stagione estiva del Carroponte, luogo che da qualche anno ormai ospita importanti eventi e concerti ogni estate.
Oltre al sindaco di Sesto San Giovanni, un rappresentante del Circolo Arci ed altri, è stato parte della conferenza Ghemon, il primo ad inaugurare la stagione di concrti il prossimo 3 Giugno. La presentazione è stata per la maggior parte affidata alle varie figure istituzionali, che hanno spiegato l'importanza di un luogo culturale come Carroponte per la comunità, e quanto provino a far il possibile per renderlo migliore ogni anno. Ghemon ha modo di spendere qualche parola sulle sue esperienze pregresse da spettatore e da artista al Carroponte, scherzando su quanto il suo ultimo live dell'estate precedente fu la prima e unica serata piovosa della stagione di eventi. Per vostra fortuna abbiamo avuto di incontrare il rapper dopo la conferenza stampa e fargli qualche domanda riguardo a questo momento della sua carriera e al suo futuro.
1. Sei da poco ripartito con un nuovo tour: che tipo di riscontro hai avuto nelle prime date?
Ho avuto un riscontro molto buono. E' stata una sorpresa perchè chiudendo con l'Alcatraz l'anno scorso, pensavo che ci saremmo fermati sostanzialmente lì. Mentre invece poi è arrivata una telefonata a sorpresa che mi diceva "guarda che ci son più richieste dei live precedenti, ti va di ricominciare di nuovo a suonare?", e ovviamente ho risposto "si". Questo perchè il live è una cosa che ti permette anche di guadagnare più energie per andare in studio. In più rispetto al disco, con il live abbiamo fatto due o tre passi in avanti. Non è più solo una ripetizione di quanto fatto in studio, ma abbiamo creato proprio un mondo a sé.
2. Come si arriva, partendo da un'etichetta indipendente come Macro Beats, a programmi "pop" come Deejay Chiama Italia o Basket Room?
E' una cosa che ho cercato a tutti i costi. Non che me lo sia imposto quando scrivevo le canzoni, ma era quello che desideravo fare. Sapevo che il messaggio sarebbe potuto arrivare a più persone se fossi stato più me stesso. Piano piano che son cresciuto ho creduto di più in alcune cose che pensavo e meno in quello che pensavano gli altri. Alla fine ho avuto ragione e il messaggio sta arrivando. Inoltre mi ha aiutato anche il maggior impegno che ho messo nella preparazione del live. Se prima era una parte del lavoro, ora è una cosa su cui investo tanto tempo quanto per un disco. Prepariamo delle parti speciali, dei medley, e proviamo sempre a fare robe diverse per non fare sempre la scaletta in modo uguale per fare in modo che un mio concerto sia sempre un'esperienza nuova. Nei concerti rap col dj spesso avendo solo la strumentale, ti puoi limitare solo a invertire qualche brano della scaletta, mentre io e la mia band volevamo fare in modo che il live fosse sempre una cosa nuova e che la gente dicesse "Wow, non è semplicemente come ascoltare il disco all'aperto". Essendo cresciuto anche il mio pubblico in questi anni poi, si sono avvicinati anche sempre più "curiosi". Ragion per cui volevo a tutti i costi dare pure un'impronta sonora unica al mio show, in maniera che fosse distinguibile. Non volevo sembrare Lil Wayne, ma nemmeno Daniele Silvestri insomma.
3. E' in arrivo un nuovo disco di Ghemon nel 2016?
Assolutamente sì, è in arrivo un nuovo disco di Ghemon. Vorrei dirti entro il 2016, anche se poi dipende anche dalla mia etichetta discografica, però per me sì. Dovremmo farcela entro il 2016.
4. Uscirà per Macro Beats o si è fatta sentire qualche major?
Il disco uscirà ancora per Macro Beats. C'erano altre richieste "fuori", ma a me interessa essere libero e continuare la strada con chi ha creduto in me fin dall'inizio e soprattutto mi lascia fare quello che mi piace e che voglio, senza rotture di scatole, scadenze temporali assurde e altre cose. Adesso sono nel potere di andare a Deejay Chiama Italia e Basket Room come hai detto tu. Ma posso andarci facendo quello che mi piace. Quindi perchè cambiare questa formula?
5. Il disco lo scriverai in tour?
Sì, ed è una grande esperienza. Delle volte quando penso al salto che ho fatto con un po' di coraggio aprendomi a questo tipo di cose, tiro un sospiro di sollievo e dico "menomale". Nel senso che è una roba che mi da un sacco di stimoli. Andare in tour o in studio e poter comporre da solo, campionare una batteria e poi far venire il bassista per lavorarci insieme con la band mettendoci dentro quello che ho imparato dall'hip hop o studiando la musica, è per me un sogno che si realizza. Sono davvero un bambino che entra in un negozio di giocattoli, perchè le possibilità di fare musica sono infinite. Finalmente non è più solo scrivere delle parole, ma faccio uscire anche la musica da me. Che io poi ci rappi sopra o ci canti, chissenefrega. Ma sostanzialmente sì, il disco lo stiamo scrivendo anche se ora ovviamente la priorità la stiamo dando al live. Nonostante questo ti dico che il disco potrebbe addirittura essere triplo per tutte le idee che abbiamo.
6. Quindi per ora al disco ci hai lavorato solo tu con la tua band o c'è già qualche nome esterno?
Al momento solo con la band. Ma penso che gran parte del disco verrà realizzato solo da noi. La squadra rispetto agli ultimi due anni non si cambia, perchè per me è molto concentrata e affidabile. Anzi tante volte sono loro a scrivermi su Whatsapp e a spronarmi dicendomi "hai sentito questo e quello? Il disco di James Blake? Il feat di Kendrick Lamar?" ecc.
7. A proposito di Kendrick. Dopo dischi come "Untitled" o "Malibu" di Anderson .Paak, non ti senti come se fosse arrivata una sorta di conferma ufficiale che la tua roba alla fine non fosse poi così lontana dal rap, come era parso a tanti inizialmente?
Tantissimo! Mi sento legittimato in un certo senso. Sono ancora più contento anzì. La presenza di dischi come quelli che hai citato alza di molto l'asticella del livello a cui io e la mia band ci dobbiamo confrontare. Sapere che anche loro (la band) mi chiamano e mi chiedeno di andare a vedere il concerto di Anderson Paak a Zurigo, è senza dubbio molto stimolante. Sai qui in Italia si fa molte volte "la guerra tra poveri", mentre il giro che ho fatto nell'ultimo anno tra Parigi, Spagna e New York, mi ha permesso di avere dialogo con persone che non hanno tutte queste barriere e capire una cosa che qui spesso si sottovaluta. Fondamentalmente fuori non importa tanto come ti stai collocando, se tu sei famoso o no, conta se sei un ragazzo con delle idee. Se parli con qualcuno e hai qualcosa da dire o hai una storia da raccontare, questo vale a trecentosessanta gradi dappertutto.
8. E' così che è successo anche con Andre 3000 e Spike Lee, con i quali hai recentemente postato delle foto sui social?
Andre 3000 l'ho incontrato in areoporto e l'ho visto due minuti ed è scappato (ride). Mentre con Spike ho parlato un po' di più e lui è un esempio di quanto ti dicevo. Spike Lee non sa chi cazzo sei, ma se per lui hai un'idea ed è interessante lui in quei cinque minuti ti può ascoltare. Questo confronto con l'estero lo cerco sempre quasi ossessivamente, proprio per alzare sempre di più l'asticella in quello che faccio. Mentre credo che qui manchi un po' il confronto su questo genere a trecentosessanta gradi.
9. Hai mai pensato di andare al festival di Sanremo?
Sì, più volte mi è stato chiesto, ma per me non c'erano i presupposti. Non mi sembrava in quel momento di poter scrivere un pezzo che giustificasse la mia presenza lì, e che potesse contenere il vero Ghemon. Se lo dovevo scrivere a tavolino tanto valeva non andarci.
10. E per Sanremo 2017?
Non lo so, vedremo. Però potrebbe succedere.
11. Devi sceglierne uno: "The Life Of Pablo", "Untitled" o "Views"?
Ehm ... Per quanto sia sghembo dico "Untitled", perchè è bello vedere un processo ancora in fase di realizzazione, ma con tante idee. E' molto intressante poi perchè mi sono accorto che il suo processo è molto simile al modo in cui butto giù le idee io. Questo nonostante il disco dei tre che stia ascoltando di più in questo momento è "Views". Sia perchè è appena uscito, ma anche perchè non è un disco molto immediato visto che sono venti tracce e la musica di Drake non è quasi mai così immediata. Comunque confermo la mia scelta e dico "Untitled" di cuore.
12. Domanda finale, capitolo basket: se ce la farà l'Italia ad andare a Rio 2016 e chi vincerà secondo te la Serie A e l'NBA.
Beh per l'Olimpiade mi auguro di sì dai, ce lo siamo meritati. Dobbaimo farcela e me lo auguro di tutto cuore. Per la Serie A, non posso dire niente, però mi auguro una finale in cui ci sia Avellino. Mentre in NBA spero in un rematch dello scorso anno, con Cleveland e Golden State, ma non dico chi vince perchè vedo che entrambi vanno veramente forte.
Ringraziamo Ghemon per la disponibilità.
Resta aggiornato sui social di Ghemon per vedere le date del suo tour. Se invece abiti a Milano DEVI venire a vederlo il 3 Giugno al Carroponte visto che sarà gratis.