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Mistaman & DJ Shocca - Intervista

mista shocca intervista

 

In occasione dell'uscita del loro ultimo progetto noi di HIPHOPREC.COM abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con gli autori de "La Scatola Nera", ovvero Mistaman & DJ Shocca aka Roc Beatz.

 

 

1) "La scatola nera" è il nome del vostro album. Parlateci un po' della scelta di questo titolo e di ciò che volete dire con esso.

 

M: “La Scatola Nera” come quella di un aereo raccoglie i dati fino agli ultimi istanti prima dell’esplosione, in questo caso l’esplosione dell’Hip Hop in Italia. In questa scatola di metallo abbiamo memorizzato tutto quello che per noi è rimasto integro prima dell’esplosione. Un concentrato di rime e beats che vanno in controtendenza alle mode del momento, ci siamo messi al di sopra dei giochi per produrre un disco che fosse ineccepibile e senza tempo.

 

S: L’intento è sempre quello di portare qualcosa di qualitativo ed emozionante. Il fatto di riportare ordine tra i guizzi dubstep ed i synth non sempre utilizzati a dovere, ha portato ad una sorta di rottura più ampia con quello che sembra il flavour imperante. Da qui, “La Scatola Nera”, ha voluto essere un allegoria di quello che stavamo per produrre all’interno del cd.

 

 

2) Qual è la canzone del disco a cui ciascuno di voi due è più legato?

 

M: Autocitandomi ti dico che “i miei pezzi sono come dei figli”, quindi sono affezionato a tutti in modo diverso. In questo album in particolare ogni pezzo svolge un ruolo specifico e ha delle peculiarità che ogni altro pezzo non ha.

 

S: Adoro le vibes del piano suonato da me su “Troppo E Poco”. Su molti forum i threads del nostro disco iniziano con: “mi aspettavo di più”, se poi skippi una ventina di pagine dopo, trovi “l’ho ascoltato altre 5 volte, devo dire che secondo me è un classico”. Questo dice tutto sul livello di approfondimento che caratterizza la nostra epoca.

 

 

3) "L'Hip-Hop esplode e ogni coglione vuole fare il rap". Cosa ne pensate voi di questa nuova generazione che senza autocritica si introduce in questa cultura?

 

C’è l’illusione che fare rap sia facile, che chiunque possa farlo. Fondamentalmente è vero, l’hip hop è democratico, chiunque può farlo applicandosi, ma prima che un genere musicale è una cultura con un linguaggio complesso e profondo, la conoscenza e il rispetto per quello che si sta facendo è fondamentale. Ben venga che si allarghi la base di chi segue il genere, l’hip hop italiano è nelle orecchie di tutti ed è una cosa potentissima, vedremo quando tornerà la bassa marea chi sarà resistito.

 

 

4) Voi due siete amici e colleghi dai tempi dei Centro 13. Raccontateci un po' come vi siete conosciuti anni fa e cosa apprezzate uno dell'altro.

 

M: Io e Ciacca facevamo freestyle di continuo, erano anni di fotta cieca, ci servivano delle basi , abbiamo incontrato Shocca che già produceva delle bombe con l’Amiga e boom! Siamo cresciuti assieme e non solo musicalmente. Io e Roc siamo all’opposto per tanti aspetti, la cosa buona è che i nostri contrasti sono sempre stati lo spunto per mettersi in discussione e migliorare.

 

S: Ero un 14enne infuocato che vagava per la città in cerca di altri come me. Un pomeriggio trovai quelli che sarebbero diventati i Centro13. Il resto è storia. Mista è una sorta di impeccabile contraltare per me. Certe mie caratteristiche un po’ appuntite vengono smussate dal suo modo di essere. E viceversa. Le cose funzionano così. Con dei fottuti equilibri.

 

mistaman dj shocca la scatola nera

 

 

5) Shocca il disco racchiude l'essenza dell'hip hop e lo si vede anche dalle tue produzioni. Cosa ne pensi, invece, di tutte queste contaminazioni che il genere sta subendo?

 

S: Ognuno è libero di produrre e comporre la sua musica come meglio crede. Chiaro che deve essere anche pronto a subirne le conseguenze. Mi spiego. Il crossover ha sempre caratterizzato i vari generi musicali nel momento della loro massima grandezza. E’ come se quando qualcosa finalmente giunge al vertice di popolarità, sia già stato da tempo svuotato e saccheggiato. Secondo molti urge quindi una sorta di rinfrescata. Guardando il passato ne siamo sicuri?

 

 

6) Come mai la decisione di mettere un unico featuring, ossia il vostro grande amico Ghemon?

 

S: Abbiamo voluto celebrare il grande Gian ed i giusti riconoscimenti che sta raggiungendo solo ora, mentre noi tutti sapevamo da tempo di quanto grande fosse il suo animo. E di quanto le sue doti da artista attendessero uno spotlight degno.

 

M: È stato naturale, il beat e l’argomento erano perfetti per una combo con Ghemon. Shit is real!

 

 

7) "Senza l'Hip-Hop non sarei quel che sono, forse l'Hip-Hop senza me non sarebbe quel che è". Cosa potreste dire all'Hip Hop se utopicamente gli potesse parlare.

 

S: Sei sempre una fonte di progettualità ed un amico un po’ bastardo che mi stimola a progredire come uomo e come musicista. Andiamo a bere due bombe?

 

M: Mi piace pensarti come una donna, abbiamo più o meno la stessa età, tu sei nata nel Bronx e io in Italia, mi sembra chiaro che non avevamo tante cose in comune ma ci siamo piaciuti da subito e adesso abbiamo un sacco di argomenti comuni, sappiamo decisamente divertirci... credo che ti sposerei e forse ti sarei addirittura fedele, non fare la puttana però!

 

 

8) Voi avete collaborato con molti artisti nella vostra lunga carriera. C'è qualcuno, magari anche internazionale, con cui vi piacerebbe lavorare artisticamente?

 

S: Mi piacerebbe produrre una bomba con i cuts nei ritornelli e Pete Rock al micro.

 

M: Il tempo per me è sempre limitato ma mi piacerebbe davvero collaborare con un botto di gente in Italia. Confrontarmi con qualcuno mi sblocca sempre qualcosa nel cervello, soprattutto collaborando con gente nuova. In questi giorni sto scrivendo e registrando dei feat. con Mecna, Egreen e Johnny Marsiglia... ogni pezzo sta agli antipodi dell’altro ed è stimolante accordarsi con le vibes di ognuno.

 

9) Siete sulla scena da moltissimi anni e avete riscosso un grandissimo successo. Come vedrete voi la musica rap futura dei prossimi anni?

 

S: Come sempre, un meraviglioso veicolo per esprimere cìò che amo, ciò in cui credo, e che mi dà da vivere.

 

M: Ho sempre l’impressione che il meglio debba ancora venire, me la vivo così, ho ancora tante idee per la testa. Ci stiamo consolidando come etichetta e come movimento con Unlimited Struggle, aspettatevi nei prossimi mesi altre bombe dagli artisti del nostro camp che si sta allargando con gente potente e affamata come Egreen e Johnny
Marsiglia.

 

 

10) Dopo questo album ci saranno ancora progetti targati Mistaman & Dj Shocca?

 

M: Assolutamente sì.

 

S: Certo. Unltd Strggl ‘til I die.

 

 

11) Info, contatti e saluti.

 

A questo indirizzo al momento trovate le nostre date aggiornate: www.mistaman.com

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Ma soprattutto ci vediamo in giro dal vivo con Shocca e Frank Siciliano! One love

 

Matteo
Author: Matteo
"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".