- Categoria: Interviste
- Scritto da Anna
Fure Boccamara - Intervista
HIPHOPREC.com intervista Fure Boccamara, il ragazzo dalle mille idee che presto rilascerà il suo nuovo lavoro ufficiale: Rap or Die. Buona lettura e restate sintonizzati per non perdere le sorprese in arrivo.
1) Ciao Fure. A breve uscirà un tuo EP. Parlaci un po’ di cosa dovremmo aspettarci da questo progetto dandoci magari qualche anticipazione.
Ciao... Fure Boccamara mancava da troppo tempo. Anche se, come dico in un mio pezzo "sono sempre stato qui", a parte qualche featuring e apparizione "dietro le quinte", c'era bisogno di un nuovo lavoro ufficiale. Ne avevo bisogno io e ne avevano bisogno tutti quelli che mi seguono e mi chiedevano dove fossi finito, manifestandomi il loro desiderio di news.
Si chiamerà "RAP OR DIE" e il titolo rappresenta sia la mia condizione, nel senso che per emergere ci sto mettendo anima e corpo (come se non avessi alternative), sia la scena attuale che fa un po' da specchio alla condizione sociale che viviamo.
Oggi è tutto un talent show, un reality... Tutti vogliono apparire, vogliono fare, vogliono esserci e così è anche nel rap.
L'Hip Hop ha fatto il botto in Italia, così si dice, e ora tutti vogliono stare nel rap game, grandi e piccini.
Sembra che se non rappano, muoiano appunto!
Per gente come me è un po' così. Sto nell' Hip Hop da quando avevo 16 anni. Ho dedicato e sto dedicando la mia vita a sta roba, se non svolto mi ammazzo (e da buon egocentrico, filmerò tutto) :)
Che altro ti posso dire... Ci saranno pochi pezzi più le strumentali e alcuni feat: Karma22, Tacash, Shocca, Jack The Smoker, KBC, Brain, Frank Siciliano, e altri... Sarà un EP amaro...
2) Qual è il percorso che ti ha accompagnato alla stesura di questo EP?
Sinceramente l'idea iniziale era quella di creare un mixtape o uno street album, con cose nuove e cose che ho in archivio, dato che ho pezzi per 3 dischi in soffitta :)
Poi aggiungici vari fattori della vita come cambiare città, cash, lavorare a distanza, una breve permanenza a NY, ecc... l'esigenza di esprimermi mi ha fatto scegliere poche cose più definite che non volevo invecchiassero.
Diciamo che se il mio precedente disco solista chiudeva un capitolo della mia vita e ne apriva un'altro, questo EP chiude proprio tutto il libro per dedicarsi al resto della libreria!
"RAP OR DIE" è l'ultimo contatto con il vecchio Fure Boccamara e un ponte verso il nuovo, sia musicalmente che personalmente.
In linea di massima, volevo dire: "ci sono, sono qui, sono tornato, è un nuovo inizio"..
3) Parlaci un po' del video di Chi Sa Amare e della canzone.
E' stato un pezzo un po' "travagliato". La prima idea è stata concepita un anno e mezzo fa addirittura. Poi sai, quando tu ci metti passione al 100% e pensi a fare quello che ti piace e incontri persone poco professionali, i tempi si possono allungare. (Bella ai bidonari dello studio di Treviso che si sono tenuti le mie voci. Tutto torna frate'). Ma poi i pianeti si sono allineati.
Il beat è di Stabber (StabbyoBoy) che ha creato l'atmosfera perfetta per il tipo di storia.
Nel pezzo è un uomo che parla, un uomo innamorato che legge nel cuore di una donna che, per motivi sconosciuti (immaturità, problemi di droga, personali, ecc...) non si conosce e non riesce ad accorgersi dell'altro e dell'importanza dell'amore.
Non si sa se c'è stata una storia o meno, il rap si concentra sull'importanza del "saper amare" appunto.
Nel video, abbiamo cercato di riprodurre visivamente le parole.
Io ho buttato un piccolo input e Marco Castrovinci ha ricamato e completato l'opera a regola d'arte.
Il video clip è targato Defective Heads, collettivo neonato che propone diversi servizi tra cui appunto i video, con il quale ha collaborato il sopra citato Marco, questo regista milanese molto in gamba, con cui sono stato molto bene.
La location è Milano, la città che mi ha adottato e che ospita i protagonisti della vicenda.
Ad ogni modo nella traccia non c'è soltanto struggle, ma si accenna all'importanza dell'amore spesso annegato nel caos dei nostri tempi.
Big up Bras (Gotaste) per la comparsata. Big,big up per Rido, personaggio leggendario nel panorama Hip Hop italiano, che ha arricchito il video con un cameo finale.
4) Perchè l'idea del contest?
Perchè sono davvero ma davvero grato al mio pubblico.
Sai, io vengo veramente dal basso, se ti racconto la mia vita... mi stringi la mano :)
Forse è per questo motivo che apprezzo ogni piccola cosa come se fosse gigantesca per cui per me, ogni persona che mi scrive un commento su facebook o mi fa un complimento ad un evento, è davvero importante.
I fans per me vanno valorizzati, anche perchè senza di loro non sei nulla e, anche se non ho il bacino di utenze di Fabri Fibra, la mia piccola cerchia me la tengo stretta.
Sono un indipendente, non ho una label, posso contare sulle mie forze e su quelle di chi crede o ha creduto in me come Nove25, Junkfood, New Era, Pups.it, e altri, e il mio pubblico.
Con questa idea ne abbiamo goduto tutti, questo è lo spirito giusto secondo me.
5) Come vedi il Fure Boccamara del futuro?
Meno selvaggio e un po' più pragmatico nelle scelte.
Ho fatto molte esperienze in questi ultimi tre anni ora concepisco la musica meno dall'interno e ho anche una visione di me più ampia rispetto a prima.
Più o meno ho toccato tutti gli obiettivi che volevo e ho potuto vedere da vicino molti retroscena nel rap e non.
Concepisco meglio l'idea di avere un pubblico che, per quanto ti segua, ha anch'esso delle esigenze; Le regole del business; i cambiamenti della musica, del sound... Mi vedo più consapevole quindi.
6) C'è qualcosa che ti rimproveri?
Mah... forse di essere troppo testardo e quasi ossessionato in quello che faccio.
Un' altra cosa che un po' mi dispiace, ma che non dipende propriamente da me, è di non aver mai avuto un vero mentore.
Ho incontrato molti personaggi mitici lungo il percorso, ognuno mi ha lasciato qualcosa di fondamentale, ma nessuno mi ha mai "scoperto"; è capitato a me di scoprire qualcuno! :)
Questa è anche la mia forza, però arrivi ad un punto in cui, a mio avviso, ti devi confrontare con chi sta merda la conosce meglio di te.
Per anni ho pensato che dovevo farcela da solo. Oggi ti posso dire che nessuno è qualcuno, senza qualcuno.
7) "Pelle di cuoio" invece è stato il tuo primo disco ufficiale. Cosa ci puoi dire riguardo esso tirando le somme quattro anni dopo la sua uscita?
Ti dico, e non scherzo, che ci sono ancora persone che mi scrivono e che lo vogliono e questo mi riempie di gioia e mi fa incazzare nello stesso tempo.
Mi fa piacere perchè è ovvio, a chi non piace essere apprezzato per il proprio lavoro?
Mi fa incazzare perchè mi rendo conto che se avessi potuto avere più mezzi per espormi, il disco avrebbe avuto ancora più consensi.
A questo punto ti rendi conto di come la sovraesposizione di molti artisti faccia la differenza e molte volte renda più "bravi" di quanto siano.
Pelle Di Cuoio è stato un bel disco. Un disco che rappresenta a pieno quel periodo.
Con le possibilità economiche e di strumentazione che ho avuto, è stato indubbiamente un buon risultato.
(Ovvio, fosse per me farei sempre meglio di quello che riesco a fare!)
E' stato un cd indipendente che è stato trattato dalla critica come un disco da "big", le riviste ne hanno parlato bene, i forum, i siti...
8) Com'è la vita da rapper indipendente che autoproduce i suoi pezzi?
Non ho provato la vita del rapper NON indipendente, perciò non so bene come risponderti...
Vorrei poterti dire: "E' una figata, perchè posso fare quello che voglio, non ho limiti, imposizioni, ecc..." ma non è così.
Ti dico sinceramente che è dura, nel mio caso è difficile.
Senza rimpianti e senza sputare nel piatto in cui mangio, ma non voglio prendere per il culo nessuno... Dai, avere del budget per fare la propria musica e tutta una serie di strutture, di certo non mi farebbe schifo!
Poi ripeto, magari chi firma con una label fa una vita più di inferno della mia ma non credo. Credo che se hai testa, si possa fare molto di più mentre da indipendenti, nel mio caso con le pezze al culo più che indipendente, devi avere costantemente il piede in 4 scarpe.
Sopravvivere e fare arte sono due conviventi che non vanno molto d'accordo, anche se penso che la fame possa essere un ottima benzina per un artista, fino ad un certo punto.
9) Con chi ti piacerebbe veramente collaborare? Anche cose impossibili, vecchia, nuova scuola, come vuoi...
Beh, se dovessi spararla grossa, fantasticando, non so cosa darei per fare un pezzo con Loredana Bertè. Davvero. Se fossi sotto major e potessi scegliere ci proverei perchè trovo che quella donna abbia la dolcezza e la malattia dell'artista e c'ha una voce da paura.
Mi immagino che roba struggle verrebbe cazzo...
Nel rap non saprei, sono tutti bravi... quasi... mi piacerebbe approfondire qualche collaborazione che ho già fatto... Frank Siciliano spacca... Jack The Smoker è molto bravo secondo me.... Salmo, anche Ensi è una persona che stimo moltissimo... Shablo è uno molto in gamba, Don Joe, Bassi è un altro personaggio che mi affascina... Tormento... Mama Marjas... Big Joe... Non saprei dirti guarda, c'è tanta gente brava e che stimo della vecchia e della "media" scuola.
Tra le nuove leve non so, è troppo presto per dirlo, perchè magari fra un anno diventano dei cazzoni :D C'è un ragazzino di Milano, di cui non ricordo il nome... L'ho sentito una volta in internet, spacca una cifra, è incazzatissimo... Non è uno "noto", è un ragazzetto che avrà 16 anni, ma li manda a casa tutti cazzo, sicuro sfonderà.
Della vecchia... beh, Deda e Carry D!!
Potrei andare avanti per ore, c'è anche la lista degli americani....
10) Dicono tu sia un buon freestyler... che cosa ne pensi di MTV Spit, programma sulla bocca di tutti? Parteciperesti?
Me la cavo... anche se sono un po' fuori allenamento perchè qui a Milano, per assurdo, non ho trovato ancora molti infottati (bravi) con cui beccarsi la sera con lo stereo e una birra. Mi piacerebbe addirittura creare un ritrovo settimanale che diventasse di rito, ma una roba figa con un logo e una propria identità. Vediamo se il tempo me lo permetterà.
MTV Spit alla fine ci sta. Qualcuno dice che hanno mangiato un po' dal 2 The Beat e simili; qualcuno dice che è la solita mafietta di gente che si tira in mezzo ecc... ma ci sta secondo me.
Forse non viene espresso il lato più viscerale e hardcore del freestyle, forse hanno "talentizzato" un po' il tutto ma ricordiamoci che è trasmesso in una rete televisiva e ci sono diverse dinamiche da rispettare che non sono quelle del "beccarsi al parchetto e dire il cazzo che si vuole".
Sono riusciti a trovare una buona mezza via, avvicinandosi ai format del momento, con un linguaggio comprensibile a tutti, senza snaturare troppo le radici dell' Hip Hop.
Per me ora è fondamentale che se ne parli. Va bene che Marracash vada da Chiambretti, ci sta che Fabri Fibra parli dalla Bignardi... Ora è utile che l'Hip Hop ENTRI nell'immaginario collettivo, che venga sdoganato, che esca dal proprio ghetto e arrivi la dove prima era snobbato.
Quello che è importante è quello che accadrà DOPO e quello che questi artisti sapranno fare DOPO. Se in futuro saranno capaci di costruire qualcosa a favore della cultura, saranno stati in gamba, se faranno solo il proprio interesse sputtanando la cultura, sarò meno d'accordo.
Ma è un rischio che si deve correre. Purtroppo in questa società, in Italia specialmente, dove gira tutto per cose "imposte e prestabilite", non è facile fare rivoluzione. La gente è abituata a cose "vecchie" e alle solite mafiette. Se vai troppo contro a qualcuno, ti tagliano fuori e ti trovi ogni porta chiusa in faccia.
E' la mancanza di meritocrazia. Sarebbe bello avere un'idea domani mattina, proporla e poterla realizzare per ciò che è ma non è così. Molti provano a mandare giù un po' di merda all'inizio, per poter fare ciò che vogliono dopo. Sto meccanismo malato lo cambi solo infiltrandoti e confondendoti fra "loro". L'alternativa può essere solo una rivolta di massa, la distruzione più totale, ogni città a fuoco, ma è utopia.
Si, parteciperei. Anche se io sono molto lunatico. Se mi prende bene spacco, se mi prende male no. Oppure non rispetto i limiti. Se non mi va un argomento vado per i cavoli miei. Non sono molto di disciplinato (nel freestyle) insomma, dipenderebbe da come mi gira il giorno prima :)
E comunque credo che il programma sia stato studiato un po' a tavolino. Credo che il fine sia lanciare un certo messaggio, il fine non è certo la battle fra i rapper.
Fammi dire solo un'ultima cosa che si distacca un po' dalla domanda che mi hai fatto. Mi piacerebbe che ci fosse meno il parlarsi addosso che c'è ora. Mi piacerebbe che quelli che hanno "svoltato" ora, tirassero il più possibile in mezzo i "vecchi" e che i "vecchi" si lasciassero tirare un po' più dentro.
Sarebbe figo vedere un Next One o un DJ Gruff in uno di questi programmi, insieme ad un Marracash o un J Ax per esempio.
Secondo me, come in una famiglia, quando c'è poca comunicazione tra un genitore e un figlio, tutto si sfascia. Il padre scredita il figlio e il figlio non rispetta più il padre.
Sono un visionario che ci posso fare...
11) Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Vorrei fare uno street album e un album.
Io mi vedo sempre professionale. Sto cercando i producer giusti. Ho voglia di fare un album, serio. Ho voglia di scrivere delle rime serie su dei beatz seri, qualcosa che mandi a casa un po' di gente. Ho voglia di fare la differenza. Però come ho già detto, sono più concreto e mi rendo conto che se vuoi fare il rap fatto bene, devi avere anche il giusto team intorno e c'è ancora troppa poca gente sia capace, sia professionale. Devi avere uno studio, dei ritmi, una certa impostazione di vita...
Voglio fare le cose con ordine d'ora in poi.
In cantiere, c'è anche un'idea di fare un pezzo suonato. Da un po' ne parlo con un mio caro amico jazzista molto bravo, Marco Bonutto... stiamo valutando come costruirlo... Sono anni che vogliamo collaborare ma forse i tempi non sono stati abbastanza maturi. Oggi potrebbero esserlo.
12) Info,contatti e saluti.
Saluto tutti quelli che mi seguono, amici e non. Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno preso parte a questo EP. Saluto Daf, la mia famiglia in questi ultimi due anni, nel bene e nel male. Saluto Filippo Boni e Davide Di Tria che mi hanno aiutato con video e foto. Grazie anche a Valentina e Chiara, le attrici del video, a Pietro Ponticelli e a Ivan Marasco, un gran professionista che ci ha aiutato con la direzione della fotografia del videoclip e con il look generale.
Tutte le info le trovate su www.boccamara.com e su www.facebook.com/boccamara