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- Scritto da Lorenzo
Marco Polo - Intervista
HIPHOPREC.com intervista il produttore canadese di origine italiana Marco Polo, protagonista con Ghemon e Bassi Maestro dell'EP per la mia Gente / For My People.
1. “For my People” ha ricevuto molti feedbacks positivi, sia negli Usa sia in Italia. Ascoltando il lavoro sembra che tu, Bassi e Ghemon siate fatti uno per l’altro – come è nata questa amicizia e questa collaborazione?
“For My People” has received lots of positive feedbacks, both in Italy and in the USA. While listening to it, it seems like you, Bassi and Ghemon are made for each other – how was this friendship and this collaboration born?
Ho lavorato con Ghemon (aka Gianni) 4 anni fa, abbiamo creato una canzone insieme e quella volta mi aveva contattato via mail per dei beats. Ho incontrato Bassi in Europa, quando stavo seguendo Masta Ace come Dj e lui stava facendo lo stesso per i Beatnuts. Bassi è venuto in seguito a New York, siamo rimasti in contatto e abbiamo parlato di creare qualcosa assieme. Sono stato in moltissimi posti, ma mai in Italia. Sono stato una volta sola a Torino e quindi con quest’opportunità mi son detto: voglio vedere l’Italia. I miei genitori sono nati qui, mia mamma è di Napoli e mio padre di Cosenza, quindi sono italiano al 100%, anche se sono nato in Canada. L’idea della collaborazione è nata così. Volevo fare l’Ep, collaborare, fare un tour in Italia, vedere la mia terra d’origine e nel frattempo fare un po’ di buona musica.
I worked with Ghemon (aka Gianni) 4 years ago, we did a song together, that time he hit me on e-mail for beats. I met Bassi in Europe when I was djing for Masta Ace and he was djing for the Beatnuts. Then he came to NY, we kept in touch and talked about doin’ something. I’ve toured lots of places but never Italy. I’ve only been once in Torino and I was like, man, I want to see Italy. My parents were born here, my mother was born in Napoli and my father was born in Cosenza – so I’m 100% Italian, even though I was born in Canada. So I was like: Yo, I wanna do this EP, collaborate and tour Italy and see my motherland and make some good music in the process.
2. “For my People” è il punto d’incontro tra due diverse culture, o meglio, il flow italiano con il suono della East-Coast. Come ti sei trovato a lavorare in questo team multiculturale?
“For my people” is the match point of two different cultures, I mean the Italian flow with the east-coast sound. How did you feel working in a multicultural team?
E’ stato fantastico. Sai, non parlo italiano molto bene, quindi non capisco tutte le parole. Bassi e Ghemon hanno dovuto spiegarmi le canzoni, quali fossero i concetti e su cosa volevano scrivere e su cosa si basava tutto. E’ stato fantastico lavorare con loro.
I loved it. You know, of course I don’t speak Italian that well, so I don’t understand every word, you know, I’m not gonna get it! Bassi and Ghemon had to explain to me about the songs, they told me what the concepts of the songs were, what everything was about, it was great working with them man.
3. Sei di Toronto, ma vivi a New York. Pensi che il background culturale di queste due città potrebbe in qualche modo avere influenzato la tua attività e il modo in cui fai musica?
You’re from Toronto, but you live in NY. Do you think that the cultural background of these two cities might have somehow influenced your activity and your way of making music?
Al 100%. L’amore che provo per la produzione sta proprio il fatto di essere nella East Coast con gente come Dj Premier, Rza, Large Professor. Mi piace anche il suono della West Coast, ma il mio primo amore è l’East Coast sound. La vita in città con la sua frenesia e la merda della strada hanno senza dubbio influenzato il mio suono.
A 100%. Being on the East-Coast, that’s my love of production. Primo (Dj Premier ndr.), RZA, Large Professor. I love West Coast music too, but my first love is the East Coast sound. City life, the hecticness and street shit, definitely influenced my sound.
4. Nell’ultimo mese hai viaggiato in Italia per la promozione di “For My People”, molti concerti, persone, locali e musica. Paragonando gli USA e l’Italia con le loro differenti culture hip hop, cosa porteresti con te a New York e cosa porteresti da New York qui in Italia?
You’ve been travelling in Italy for the promotion of “For my people” during the last month. Lots of concerts, people, clubs and music. Drawing a comparison between the USA and Italy and their different hip-hop cultures, what would you take back with you in NY and what would you bring in Italy from your country?
Aah, cazzo. Questa è una domanda interessante. Penso ci sia una differenza tra i due suoni perché c’è differenza culturale. La gente in Italia è molto più affascinata dalla poesia, dalle parole e dalle melodie. A New York le cose sono diverse, è tutto molto più grezzo. Il fatto è che non sposterei nulla da nessuna delle due culture, altrimenti tutto suonerebbe allo stesso modo. Penso ci sia una ragione per cui queste cose sono diverse in Italia – in ogni caso è stato forte sentire Bassi e Ghemon su questo nuovo tipo di produzioni. Penso non avessero mai rappato su beats come quelli che gli ho dato, ma penso che la cosa abbia funzionato. In futuro si potrebbero prendere Mcee’s italiani e metterli su una produzione di Dj Premier per sentire come suonano, no?
Aah, shit. That’s an interesting question. I think there’s a difference between the two sounds, because culturally it’s different, you know what I’m saying. I think people in Italy in hip hop scene are probably drawn more to poetry, really into the words, and melodies. In NY things can be different because it’s more raw.
The thing is, I wouldn’t bring anything from anywhere because then everyone would sound the same. I think there’s a reason why these things are different in Italy.
But it was nice to hear Bassi and Ghemon over new type of productions, it feels like the beats I gave them, they maybe never rapped on beats like these before, but I think that worked. So we next maybe take some Italian Mcee’s and put them over some Primo beats, to see what they sound like. Right?
5. Il tuo suono è definito “classic” e ha un gusto molto tradizionale. Come produci le tue strumentali? Preferisci l’analogico o il digitale?
Your sound is really classic and has a traditional taste. How do you produce your beats? Do you prefer the analogical or the digital way?
Entrambi. Uso Pro Tools quando registro dai vinili in analogico, ma ho anche molti programmi digitali per ascoltare e usare emulatori per la fender road, clarinetti ecc.
Both. You know, I use PRO TOOLS when I record off vinyl which is analog, then I use a lot of digital programs to play stuff or emulators for fender road, clarinets and so on.
6. Da dove trai ispirazione?
Do you have sources of inspiration?
Dalla vita, dalla musica che amo, dal cibo, dalle donne, da tutto, dal caffè, da tutto.
Anche da altri producer? Assolutamente si, da tutti quelli con cui sono cresciuto.
Life, music that I love, food, women, everything, coffee, everything man.
Former producers? Absolutely, all my favorite I grew up with.
7. Puoi dirci una canzone che ti ha fatto dire: “Cazzo, amo l’hip hop!”?
Could you tell us a song that made you say: “Daaamn, I Love Hip-hop?
Sicuramente una canzone che mi ha fatto dire “amo l’hip hop” è… penso tutto dei “A Tribe Called Quest”. Per esempio “Scenario”, del loro secondo album “The Low End Theory” ma dal loro primo album direi “Bonita Applebum” che è stata la prima canzone hip hop che è entrata in casa mia perché piaceva a mio padre – e quindi ho iniziato con quella.
Definitely a song that made me think “I love Hip Hop” is… anything of A tribe called Quest. “Scenario” of A tribe called Quest, that was on their second album “The low end Theory” but from their first album I’d say “Bonita Applebum” that was the first song that came into my house, because my dad liked it – so I started with that.
8. Senti divisione tra la vecchia e la nuova scuola?
Do you feel this division between old and new school ?
Sì, penso che i giovani si stiano perdendo un pezzo di storia. E’ importante mostrare alle persone da dove tutto ha origine. E’ importante per i nuovi artisti mostrare da dove vengono. La divisione c’è, si sente, ma non saprei come aggiustarla.
Yes I do, I think the young kids are loosing a bit of the history. It’s important for people to show them where everything came from. It’s important also for the new artists to show them where they come from. Yes, I feel division, but I don’t know how to fix that though.
9. Puoi dirci come si sta evolvendo la scena hip hop in America?
Could you tell us how the American rap scene is evolving in the States?
Si evolve sempre velocemente, è sempre in cambiamento. Magari non la comprendo al momento, ma il fatto che io mi connetta a lei o meno è un’altra storia. Sicuramente si muove a cicli e si spera che torni ai metodi più tradizionali e originari del fare hip hop.
It’s always evolving really fast, it’s always changing, you know. I may not understand it currently but it’s always evolving and whether I connect to it or not, this is a different story, but it’s definitely going into cycles and hopefully it’ll come back to some of the more original and traditional ways of making hip-hop.