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  • Categoria: Interviste
  • Scritto da Hip hop

Intervista a Karkadan

Intervista al rapper tunisino membro della Dogo Gang Karkadan a cura di YoungLO e Xaxa.

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1. Come ti sei avvicinato al mondo dell’hip hop?

Quando ancora non c’era nemmeno internet recuperavo cassette di hip hop francese dai dj dei locali più trendy di Tunisi. Da lì è cominciato tutto.

 


 

2. Perchè hai scelto lo pseudonimo di Karkadan? Spiegaci il significato del tuo nome.

Karkadan in arabo significa rinoceronte. E’ un animale che mi è sempre piaciuto e che mi rappresenta: è forte, corazzato.

 

3. Parlaci un po’ della scena hip hop tunisina e della tua esperienza con la CTZ City Crew.

Come in tutto il mondo anche in Tunisia la scena hip hop si divide in due scuole, quella underground e quella nuova, da club. Io vengo dall’underground. La CTZ City Crew è stata la seconda crew fondata in Tunisia, composta da tre artisti, si è sciolta subito dopo la mia partenza per l’Italia. Resta una bellissima esperienza.

 

 4. Come è iniziata la tua collaborazione con la Dogo Gang e in particolare con Deleterio e Dj Harsh?

Tutto è nato all’amicizia, in seguito ho iniziato a collaborare con loro entrando così a far parte della crew.

 

5. Parlaci di come è iniziata la tua amicizia con Mohammed Ali?

Lui per me è sempre stato un mito. Tutto è cominciato sul web, Mohammed ha ascoltato i miei pezzi e si è appassionato alla mia storia visto che abbiamo molte cose in comune. Mi ha chiesto poi di scrivere un pezzo su di lui e così è nato ALI BOM. E’ stato lo stesso Mohammed a condividerlo e promuoverlo anche sui suoi canali web ufficiali.

 

6. Con la tua musica cerchi di superare i pregiudizi  nei confronti degli stranieri che purtroppo ancora s’ incontrano. Nella tua esperienza personale hai avuto difficoltà ad integrarti in Italia?

In questo la musica mi ha molto aiutato. Il fatto che io sia il primo artista hip hop arabo firmato da una major italiana dimostra che le cose stanno cambiando anche se c’è ancora molto da fare. Con i miei pezzi spero di trasmettere un messaggio che vada in questa direzione, aiuti cioè a superare barriere e diversità, facendo ballare e divertire ma anche riflettere.

 

7. Perché per il tuo ultimo disco Karkadance hai scelto di mixare sonorità dance con quelle hip hop?

E’ stata la naturale evoluzione della mia musica che dall’underground si sta spostando sempre più verso le sonorità da club. La musica dance poi mi è sempre piaciuta e l’ho suonata per anni come dj nei locali di Tunisi.

 

8. Puoi parlarci del significato dei due tatuaggi sugli avambracci? Come mai un coltello e una forchetta?

 

Una volta mi hanno detto una frase che ho poi messo in rima in “Capo”: “Classico mussulmano, ma traditore perché mangio italiano”. Quello è diventato il simbolo del mio “tradimento”. Sì, lo ammetto, mi piace mangiare bene e tanto e amo la cucina italiana.

 

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Author: Hip hop