- Categoria: Writing Down
- Scritto da Matteo
Jorit - Writing Down
Il nostro editoriale sul writing e sulla street art italiana è giunto alla puntata numero ventisette.
Questa volta il writer che abbiamo intervistato è Jorit.
1) Ciao, ci puoi raccontare quando e come hai iniziato l'attività di writer/artista ?
Ciao a tutti,nel 2004 ho iniziato a scrivere per strada il mio nome e il nome del gruppo di amici con cui sono cresciuto per marcare il “nostro” territorio.
Nel 2005 ho iniziato a notare i nomi che affollavano i muri della mia città e si è aperto un mondo!Più scoprivo i “pezzi”di altri writers e più mi sentivo stimolato a migliorarmi e a cercare di perfezionare il mio modo di dipingere, storcendo le lettere per renderle più belle e comprando sempre più colori per farle più colorate e grandi!
I bombing i 3d i throw up,i treni …i graffiti mi hanno travolto.
Artista? bhe credo che questo appellativo bisogna guadagnarselo giorno dopo giorno con fatica e sacrificio, non tutti i writers sono artisti e quando mi considerano tale ringrazio di cuore.
2) Che significato ha per te il writing ? Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo modo di dipingere ?
Il writing è libertà,amore e passione pura.
I writers nella stragrande maggioranza iniziano a dipingere senza che nessuno glielo abbia chiesto senza un incentivo economico anzi rimettendoci denaro e in più quando si dipinge su superfici non autorizzate, si rischia la galera…se non si ha il fuoco dentro non ci si butta in questa storia oppure si smette dopo qualche anno.
Cyop e Kaf sono i due writers/artisti che più stimo e che più mi hanno spinto a dare il massimo.
3) Quale tipo di tecnica utilizzi nella realizzazione dei tuoi lavori ?
Amo lo spray e lo utilizzo in quasi tutti in miei dipinti,adopero anche pennelli, aerografo marker… tutto ciò mi possa essere utile per raggiungere il risultato che mi sono prefissato.
Cerco di raggiungere sempre massima pulizia e realismo.
4) Come vedi il futuro del writing ? Si riuscirà, a tuo parere, a dargli più spazio o dovrà rimanere sempre nei confini dell'"illegalità" ?
Il writing nelle sue eccellenze viene e sarà riconosciuto sempre più come un arte,questo mese ho esposto al museo Mann di Napoli e prima di me molti artisti nati in strada hanno visto celebrare la loro arte in luoghi istituzionali.
Spero però che nel writing la componente di illegalità rimarrà sempre maggioritaria in quanto è proprio questo aspetto che gli da potenza e libertà espressiva.
5) Info,contatti e saluti.
Per info e contatti www.jorit.it
Agoch ktm
Saluto tutta la scena hip hop Napoletana! “RAW-SCK”
