Siamo giunti alla puntata numero ventotto di Writing Down, il nostro editoriale sul writing e sulla street art italiana.

L'ospite di questa settimana è Sklero, writer della TDK crew.

1) Ciao, ci puoi raccontare quando e come hai iniziato l'attività di writer/artista ?

Ciao a tutti! Il mio primo approccio con i graffiti non risale a molti anni fa… 2003 o 2004… non ricordo di preciso! 

Ricordo però che era il primo anno di liceo e che un mio compagno di classe passava le ore a firmare con queste scritte strane il suo quaderno… ne rimasi affascinato ed iniziai a trovarmi un nome e passare giornate e mesi a sperimentare una “tag” tutta mia non consapevole che in realtà quest’attitudine era un vero e proprio movimento che andava al di fuori della mia classe di liceo. Iniziai ad informarmi e capire che tale cultura era qualcosa di immenso e questa
passione iniziale divenne una vera e propria ossessione… ossessione per le lettere, per il miglioramento, per andare sempre oltre ed essere ovunque (muri e treni).
Filosofia che tutt’ora mi accompagna.

2) Che significato ha per te il writing ? Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo modo di dipingere ?

Il writing… si è sempre parlato di questa guerra etica tra vandalismo ed arte… sinceramente non ho mai voluto soffermarmi a pensare a quale schieramento di pensiero appartengo… mi basta pensare che dipingendo sto bene, riesco a raddrizzare giornate storte con uno spray e conoscere gente interessante su un muro o treno che sia… se questo sentimento si percepisce all’interno dei miei lavori bene, altrimenti bene lo stesso perché io sono felice così.
Per quanto riguarda le prime figure che mi hanno influenzato… beh… sicuramente le crew storiche che rappresentavano la mia zona all’epoca… ovvero Milano Est.
Crew come l’area 38, la VMD 70’s, CKC, TKF, CNK e la TDK. Onoratissimo per questo motivo di essere entrato in quest’ultima crew proprio quest’anno, dipingere con coloro che hanno aumentato la mia voglia di migliorare nel tempo mi da nuovi stimoli oggi.

3) Quale tipo di tecnica utilizzi nella realizzazione dei tuoi lavori ?

A prescindere dal tipo di supporto/luogo dipingo a spray. Amo le lettere come già detto, cercando di creare negli anni uno stile il più personale possibile… voglio arrivare al punto che un mio graffito non sia solo bello ma la gente lo deve guardare e dire ancor prima di capirlo… ah si quello è Sklero!
Sono ancora in piena evoluzione e credo che continuerò ad esserlo per un bel po’ essendo una persona alla continua ricerca di nuovi stimoli.

4) Come vedi il futuro del writing ? Si riuscirà, a tuo parere, a dargli più spazio o dovrà rimanere sempre nei confini dell'"illegalità" ?

Il bello del writing è che lo spazio se non viene dato te lo puoi sempre prendere… ricercare nuovi posti, nuove superfici, credo sia questa la parte più intrigante della cultura.
Ovvio che così facendo l’illegalità sarà un confine difficile da annullare. Credo però che anche un’attività illegale in questo caso può essere affrontata con la testa, il che può risultare un paradosso, ma personalmente vedo l’illegalità come uno strumento per slegarmi dalla routine creativa. Su muri legali acquisisco per lo più tecnica, padronanza del lettering, pulizia… ma è nell’illegale che ottengo un vero e proprio sblocco creativo che posso portare avanti e perfezionare nuovamente su muro in hall of fame.

5) Info,contatti e saluti.

Ringrazio voi di HipHopRec che mi avete permesso di dire la mia su questa splendida cultura. Ringrazio le mie Crew “Razza Fine” e “TDK” e tutti i loro membri.
Sul sito www.sklerotdk.it potrete trovare tutti i contatti! 

Author: Matteo

"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".