- Categoria: Recensioni
- Scritto da Matteo
Rayden - Raydeneide (recensione)
Valutazione attuale: 4 / 5
Rayden, un terzo dei One Mic, è sicuramente uno degli artisti più completi della scena e questo album ne è l’ennesima prova.
Raydeneide è uscito il 28 Gennaio per la Tempi Duri Records, etichetta importante con cui ha fatto “la firma più importante della sua vita”, e ascoltandolo attentamente si può notare sia la passione che ci ha messo nel realizzarlo, passione che la si è sempre trovata in qualsiasi suo progetto, sia l’umiltà di un artista ormai ben noto nell’ambiente, ma che rimane con i piedi per terra, in quanto consapevole che “le ambizioni ti consumano da dentro come parassiti”.
Dodici tracce (tredici per chi l’ha acquistato su iTunes) che scorrono via fluide, che non ti viene da skipparle subito, perfette per accompagnarti in auto di sera mentre stai andando verso qualche meta e che ti permettono di riflettere su tante cose, come sulla nostra società contraddistinta dalla ricerca della felicità (Come La Terra) e da pagine di cronaca nera (Finchè Nulla Cambierà), ma anche sui propri sentimenti e sulla propria anima gemella, se l’avete o se ne desiderate una.
Magari non avrà dentro la hit dell’anno, ma è ricco di tracce molto ben realizzate, che ben si prestano alla musica rap di quest’ultimo periodo e mi sto riferendo principalmente a Coi Tuoi Soldi E La Mia Testa e Solo Nell’Umanità: la prima è il classico pezzo “ignorante” dove le punchlines la fanno da padrone (sempre in cima alle hit parade, ma non perderei la faccia, Baldorian Gray!) impreziosito dal contributo di uno dei migliori in questo campo, ossia Fred De Palma, mentre la seconda è il tipico pezzo da pelle d’oca targato One Mic, con un grande Raige al ritornello.
Per quanto riguarda le produzioni, a differenza dei suoi precedenti tre dischi solisti, troviamo tante collaborazioni e lo zampino di Rayden solo in alcune, lasciando tuttavia invariato il risultato, vista anche la presenza di ottimi producers come Vox P, Tyrelli, Prez e molti altri.
Dunque, tirando le somme, Raydeneide è decisamente un disco maturo, che ti colpisce fin dall’inizio, visto che la prima traccia è quella con l’argomento più serio, realizzata da una persona come tutti noi, che mette sopra un cd i suoi sentimenti, i suoi pensieri, e che si mostra a 360 gradi per come è; lui stesso afferma che questo disco è la “sua guerra quotidiana” e noi di HIPHOPREC.com siamo sicuri che continuando così il buon Marco riuscirà ad uscirne vincitore.
