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Gemitaiz e MadMan - Kepler (recensione)

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Valutazione attuale: 4 / 5

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Gemitaiz e MadMan sono indubbiamente una delle coppie che più ha fatto parlare di sé negli ultimi anni, nonché una delle più affiatate, e ne sono prova sia i loro due precedenti dischi assieme, Haterproof e Detto Fatto EP, che le numerose collaborazioni che li hanno visti affiancati.

In seguito al loro ingresso in Tanta Roba, l'etichetta di Dj Harsh e Gué Pequeno si respirava aria di novità in arrivo e come previsto, i due si sono cimentati in un nuovo progetto condiviso: Kepler, questo è il nome dell’album, che sarà fuori in tutti i negozi di dischi e digital stores da domani, Martedì 27 Maggio.

Dal primo ascolto, che abbiamo potuto fare negli studi dell’Universal Music Italia, possiamo dire che questo sia un classico lavoro in loro stile, fatto di tanto disagio e di tanta fotta, racchiusi in sedici tracce realizzate sulle delle strumentali veramente clamorose.

Partendo appunto dai beats, si può dire che tutti quanti hanno dato un ottimo contribuito nel creare un tappeto musicale adatto alle loro skills, in particolare PK, Sine, Fr3netik & Orange e Mace che hanno fornito delle produzioni molto convincenti e che riceveranno dei feedback sicuramente positivi.

Andiamo ora a commentare brevemente traccia per traccia, consci del fatto che servirebbe un ascolto più approfondito per descriverle più accuratamente.

Il Giorno Del Giudizio è l’intro di Kepler, la quale lo fa iniziare con il botto visto il beat potente di Deleterio. Non Se Ne Parla, è certamente uno dei pezzi più riusciti del disco ed, infatti, è stato il video che ha fatto anche da primo singolo ufficiale. In Sigarette i due impugnano il mic per attaccare gli altri al grido di “fate solo fumo, siete sigarette”, dicendo che questi “rapper” sono “tutti e nessuno”. No Comment è un traccia in cui i due artisti classe ’88 criticano fortemente tutti quelli che scrivono notizie false su di loro. Con Zitto E Guarda si possono apprezzare, invece, il flow più melodico di Gemitaiz e le punchlines di MadMan. Blue Sky è una traccia “sentimentale-disagiata” (“tu sei la mia blue sky”) realizzata su un gran beat di PK. Instragrammo è la prima con un featuring al mic, Coez, che ci regala sia un ritornello che la strofa finale ed in cui i tre, e lo si può capire anche dal titolo, parlano del loro argomento preferito: disagio, alcool e droghe. In Smokin’ Aces danno il meglio di sé, in particolare Mad, “capo metrico”, dimostrando di essere una sorta di “kamikaze del rap italiano”. I due, comunque, sono Sempre In Giro, e dunque hanno deciso di parlarne nel brano numero 9, inciso assieme a Guè Pequeno, che nella seconda parte della sua strofa “canta” il celebre coro, rivisitato, “te vai o no, te ne vai sì o no”. Di Haterproof 2 sapete già, in quanto è uscito da poco il video, quindi passiamo a Il Sesto Elemento, dove si può apprezzare un'altra cartella realizzata dalle mani di PK, e in cui danno un’ottima prova delle loro abilità. Eutanasia è una bella traccia, che inizia con un “non vado in chiesa, ho già la mia”, tanto per rendere chiare subito le cose, e in cui Jake La Furia si esibisce con un ottimo flow. Black Mirror è uno dei brani più attesi, visto il feat. di Jay Reaper (che non ha deluso le aspettative), ed è stata preso bene da tutti e tre, grazie anche ad una strumentale molto in stile Dope D.O.D.. Drama, con Clementino, segnala che il disco sta per finire e, perciò, ha un mood più chillin; è seguita da Diario Di Bordo, che può ricordare in parte, per lo scenario creato, La Ballata Del Dubbio pt.2 di Gemitaiz. Il disco, infine, si conclude con I Don’t Care, un pezzo con un ritornello dall’atmosfera “esoterica”, che lo fa chiudere diversamente da come era iniziato.

Kepler, dunque, è decisamente un buon disco, che dà prova delle doti possedute da questi due giovani artisti, attraverso anche la loro idea di “seguire la corrente” e di prendere la vita con filosofia di fronte alle varie difficoltà, pensiero che ha tratto spunto dalla nuova religione, il dudeismo, ispirata a Drugo, protagonista del celebre film, Il Grande Lebowski, dei fratelli Coen, ripreso nella cover e nel libretto che troverete al suo interno.

 

Matteo
Author: Matteo
"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".

Gemitaiz e MadMan - Kepler (recensione) - 4.1 su 5 basato su 56 reviews