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- Scritto da Gianluca
Mondo Marcio - La Freschezza Del Marcio (recensione)
Mondo Marcio è sicuramente uno degli artisti hip-hop più riconoscibili all’interno della scena, ma per capire bene questo concetto bisogna fare un piccolo rewind. Ci troviamo tra il 1998 e il 2001, anni a dir poco drammatici per tutto l’hiphop italiano dopo il grande boom della metà degli anni novanta. Neffa decide di lasciare il rap per dedicarsi a suoni più dolci, i Sottotono si sciolgono dopo le polemiche post Sanremo, Fritz Da Cat si prende una lunga pausa (durata ben 12 anni) dopo il lavoro con Fibra e Fede dei Lyricalz (che a mio personalissimo giudizio resta una delle perle storiche dell’hip-hop italiano), Lou X decide di lasciare al respiro del mare gli ormeggi della sua mente, e anche personaggi storici come Kaos One e i Colle Der Fomento sembrano prendere le distanze dal genere. Come potete ben notare, l’aria è tesissima e sembrano non esserci speranze per un ritorno dei fasti per l’hip-hop italiano. Da questo momento in poi, grazie anche all’importanza di titani come Bassi Maestro e Inoki, inizia una lenta rinascita per il genere: non si possono non citare eventi come il “2 The Beat” e il “Tecniche Perfette”.
Il primo artista che beneficia di questa rinascita è un ragazzino di Milano che incontra Bassi Maestro in una delle varie gare di freestyle dell’underground milanese che si svolsero tra il 2001 e il 2002: cosi inizia la storia di Gianmarco Marcello aka Mondo Marcio. Dall’incontro con Bassi Maestro al primo disco vi è un anno di distanza, e sarà proprio quel primo disco, “Mondo Marcio”, il crocevia necessario per far rientrare dopo qualche anno di buio l’hip hop italiano nelle major discografiche. Onestamente non so se il Marcio sedicenne si aspettasse di rappresentare il simbolo di questa rinascita dell’hip-hop, fatto sta che il suo ingresso nella EMI ha fatto da apripista ai vari Fabri Fibra, Club Dogo, e via discorrendo. Gli anni successivi ai grandi successi del rapper milanese sono stati sicuramente complessi, e tra qualche "fallimento" discografico e il riavvicinamento a Bassi Maestro arriviamo ai giorni nostri. Dall’11 Marzo è fuori “La Freschezza Del Marcio”, settimo (!) lavoro ufficiale del rapper milanese. Cosa rappresenta quest’ennesima fatica per Mondo Marcio? Scopriamolo insieme!
Il disco parte con “Un altro giorno”, classico endorsement al quartiere e ai suoi “fra”, in cui Mondo Marcio persegue la speranza per un avvenire migliore, perché è proprio grazie a quella speranza se è riuscito ad arrivare ai traguardi prefissati. Nel prosieguo del disco troviamo pezzi più fresh come “La Freschezza del Marcio” (autentica hit), pezzi più classici come “Oohh!!”, pezzi più introversi come “Questo cuore, Queste stelle” e soprattutto troviamo featuring. E la scelta risulta particolarmente azzeccata. Non sono un grande amante dei featuring, perchè bisogna fare sempre grossa attenzione a non snaturare il progetto originale per il gusto di buttarci cinque/sei nomi a “caso”. In questo caso la presenza degli altri artisti nel disco ha perfettamente senso, e contribuisce a rendere speciale questo lavoro. Si attendeva un featuring con Fibra dai tempi di “Abbi fede” e finalmente dopo più di dieci anni è arrivato (e con che risultati), il featuring con Bassi era abbastanza scontato, visto il grosso lavoro fatto dal produttore milanese sul disco. Mondo Marcio è riuscito a mettere nel disco due personaggi come Clementino e Gemitaiz riuscendo ad adattarsi alla perfezione ai loro stili (in particolare con il secondo), a costruire il pezzo perfetto per il ritornello di Ghemon e a concedere a J-Ax (esperto del genere) il classico pezzo sui sucker. Cosa più importante, Mondo Marcio è riuscito a dare luce a personaggi abbastanza sconosciuti come Fidia Costantino, Mr P.Simmonds, Midas, AR e Nico Flash.
In definitiva, questo album sancisce il ritorno definitivo di Mondo Marcio a delle sonorità più classiche, ma nonostante tutto ciò non mancano sicuramente delle innovazioni (o meglio, dei tentativi di innovazione). Sicuramente “La freschezza del Marcio” svolgerà un ruolo importantissimo in questo 2016 e poi, lasciatemelo dire, non vedevo l’ora di riascoltare dei lavori di notevole fattura da parte del rapper milanese. Vedremo a cosa porterà tutto ciò, intanto godiamoci questo grande album!