- Categoria: Recensioni
- Scritto da Gianluca
Ntò - Col Sangue (recensione)
Dall’ultimo articolo che ho scritto è passato ormai qualche mese, l’elemento sicuramente più interessante è che a tenere unito questo filo immaginario ci siano Luchè e Ntò, le due vecchie anime partenopee di quelli che furono i Co’Sang. “Malammore” e “Col Sangue”, due album che segnano il definitivo passaggio ad una fase nuova per i due rapper. Mentre Luchè si è lasciato più spazio per sperimentare, per creare nuove strade, Ntò invece ha mantenuto gran parte di quel sound ruvido e classico che da sempre lo caratterizza. E il risultato finale risulta diversamente eccellente. Di Luchè abbiamo gia ampiamente (ben) parlato nella recensione di metà Luglio, ora è il momento di occuparci di “Col Sangue”!
Impossibile non partire dall’idea di affidarsi al crowdfunding, ossia di scegliere la piattaforma di Musicraiser per promuovere il disco. Dopo il mega successo ottenuto da EGreen è sicuramente alta la tentazione di affidarsi a questo mezzo di diffusione, ma in realtà è un processo estremamente difficile. E Ntò ce l’ha fatta. E’ riuscito in quest’impresa di raccogliere i soldi necessari per far uscire questo lavoro, e sicuramente merita un grandissimo plauso per essersi preso questo rischio (e per averlo portato ottimamente a termine).
Molto particolare è stata la scelta di farsi accompagnare da ben sedici collaborazioni in questo progetto: Guè, Rischio, Clementino sono solo alcuni dei nomi presenti in questo progetto; i featuring sono tutti di altissima qualità, ma davvero c’era bisogno di spersonalizzare così tanto il disco? Va bene l’idea di affidarsi a persone particolarmente vicine, ma personalmente è stata una scelta errata: Ntò è un rapper fortissimo, ma poteva dare un’impronta diversa a questo lavoro.
Tra i pezzi più interessanti troviamo sicuramente “La prima ora” (pezzo introduttivo con l’interessantissimo Mokadelic), “Impero” (uno dei pochi “singoli”, che esprimono a pieno tutta la potenza del rapper partenopeo) e “Il ballo dei macellai”, con Speaker Cenzou, Marracash e Izi. In questi pezzi il potenziale di Ntò viene espresso a pieno, e alle sue rime cazzutissime si aggiungono sicuramente delle produzioni di grande livello.
In definitiva, “Col Sangue” mi sa tanto di occasione mancata, ci si è concentrati maggiormente su aspetti esterni, piuttosto che badare all’unico vero criterio accettabile, la musica. Tuttavia il lavoro risulta comunque essere positivo, con diversi picchi e molta qualità nei pezzi e nei beat. Non sarà il disco dell’anno, ma “Col Sangue” potrà sicuramente accontentare diverse fasce di pubblico.