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- Scritto da Mattia
50 Cent - The Lost Tape (recensione)
50 Cent è da tempo un marchio di fabbrica, ormai identificatosi completamente con il suo hip-hop forte e muscoloso, un hip-hop da finestrini abbassati della Lambo e subwoofer senza freni inibitori mentre si guida col motore a giri bassi lungo la West Side. Non per nulla “The Lost Tape” appartiene alla fortunata serie Gangsta Grillz di DJ Drama, indiscusso pezzo grosso dei mixtapes americani - ed uno come Fifty si plasma senza problemi in un ambiente che conosce fin troppo bene.
Le 15 tracce del disco presentano un Fifty sempre più maturo musicalmente, ma fedele alle sue doti forti dimostrate in passato. Le produzioni sono affidate ad AraabMuzik, Jake One, !llmind, Mike Will e molti altri; spiccano inoltre collaborazioni notevoli del calibro di Snoop Dogg e Eminem (anche se presente solamente nell’intro). Assolutamente da non sottovalutare, poi, le interpretazioni di Robbie Nova in “I aint gonna lie” e di Ned the Twino in “Lay down” che danno un’impronta dal sapore R&B al classico mare di chains and style disseminato da Fifty.
Il mixtape si chiude con la traccia “All his love” che ricorda molto il 50 Cent che abbiamo imparato a conoscere in 21 Questions e P.I.M.P. In attesa del suo quinto studio album, per cui Fifty dovrà forse incontrare produzioni più convincenti e tentare di rinnovarsi, “The Lost Tape” scalda i motori e dimostra comunque come Curtis Jackson rimanga una certezza stabile per gli amanti del genere.
(Mattia Polimeni)