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- Scritto da Lorenzo
Frank Ocean - Channel Orange (recensione)
“Orange reminds me of the summer I first fell in love”.
L’arancio mi ricorda l’estate in cui mi sono innamorato per la prima volta. Frank Ocean è così, riesce a mostrare una passione per i sentimenti oggi sempre più rara da trovare e dipingere. Dal 7 Luglio è disponibile su Itunes in formato digitale “Channel Orange”, album di debutto del cantautore e rapper statunitense che segue il mixtape “Nostalgia, ULTRA” pubblicato nel febbraio 2011.
Dicono che Frank non ami tanto stare sotto i riflettori, ma con la musica che ci offre può tranquillamente tenere a bada le parole, visto che le sue canzoni raccontano più di quanto nessuno potrebbe aggiungere. “Thinkin ‘bout you” apre il disco mettendo subito in chiaro i temi portanti scaldando la voce di Ocean: impossibile non emozionarsi quando su un quasi abbozzato giro di chitarra sale di qualche tono nel clou ritmico del pezzo.
“Sweet life” ci trasporta nel tardo pomeriggio, tra “Grapevines, mangos, peeches and lime” nel mezzo di un aperitivo in compagnia. Ascoltata da bordo piscina e sommata ad un tramonto renderebbe ancora meglio l’idea. Il disco è un concept molto semplice, ma chiaro e forte. Molti pezzi sono quasi essenziali, per evidenziare ancora meglio le doti canore di Frank.
“Pyramids” è forse l’unica eccezione, pezzo elaborato e molto lungo con qualche sfumatura dub-step, ma che sta riscuotendo ottime critiche anche oltreoceano. “Monks” accelera il ritmo quasi cadendo nel funky mentre in “Bad religion” Ocean si trova ad affrontare uno scontro con se stesso.
Le produzioni sono tutte affidate a Malay, ma bisogna sottolineare anche l’uso di strumenti live che negli ultimi anni stanno via via scomparendo, ma se accordati alla voce di Frank creano un’atmosfera soffice, quasi da eccentricità jazz. Anche se con pochi featurings da segnalare (Andrè 3000 e un John Mayer quasi non pervenuto) “Channel Orange” è sicuramente un prodotto raro.
Frank Ocean incarna il buon vecchio rythm and blues frullandolo con un mix di soul e personalità. Difficile trovare ora, qualcosa con cui paragonarlo sul mercato. Frank Ocean è Frank Ocean. Per intenditori.