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- Scritto da Matteo
Fabri Fibra - Guerra E Pace (recensione)
Valutazione attuale: 4 / 5
Attorno a Guerra e Pace si era creata una grande attesa; in molti stavano aspettando il settimo album ufficiale di Fabri Fibra, e già pochi giorni dopo l’uscita, avvenuta lo scorso 5 Febbraio, si sono notati sul web molti feedback positivi da parte dei fans e di molti colleghi del settore.
Fibra con questo disco ha solo un obiettivo e lo spiega per bene in una strofa della terza traccia “Voce” quando afferma: “Prova, in sette dischi che ho fatto ho cercato di dirvi solo una roba / Raga, lasciatemi fare l’Mc, anche se a volte mi viene così e così / Ho bisogno di questo foglio, di questo sogno, di questo pubblico, di questi soldi..”
Il concetto della lotta tra guerra e pace ricorre spesso all’interno del disco, assieme anche a riferimenti cinematografici, come Il Padrino, Pretty Woman, Il Sesto Senso, Titanic o Così Fan Tutte, o a grandi similitudini su personaggi dello show-business italiano.
Nelle 19 tracce al suo interno (20 per chi l’ha acquistato su iTunes) sono presenti soltanto 3 featuring vocali ma di spessore e scelti veramente bene: Al Castellana, Neffa ed Elisa.
Al Castellana aveva già collaborato con il rapper di Senigallia in uno dei suoi classici pezzi più famosi, “Come te” incluso in Turbe Giovanili, e anche in “Che Tempi” presta la sua voce per descrivere al meglio questi Tempi Duri.
In molti poi si aspettavano il ritorno del Neffa dei Sangue Misto e di 107 Elementi, ma il cantante, che ormai ha abbandonato la musica rap, ha dato lo stesso un ottimo contributo con il suo timbro vocale nel ritornello di “Panico”, una delle tracce meglio riuscite.
Un grande ritornello è anche quello che fa Elisa, nel pezzo “Dagli sbagli si impara”, con cui Fibra conclude il disco parlando senza alcun problema degli sbagli commessi in passato, come quando “ho sbagliato a credere nelle etichette discografiche, di gente del 1943, che non conosce il web, che non conosce il rap, che non sa nemmeno come registro questa track…”
Ascoltandolo si possono apprezzare le grandi capacità descrittive dell’artista, le sue skills perfette per il 4/4, e non solo, fatto che comunque non stupisce, che lo portano a trattare numerose tipologie di argomenti, anche non banali, come la situazione politica e sociale in Italia.
Le strumentali sono molto diverse, realizzate da grandi produttori d’oltre oceano come J.U.S.T.I.C.E. League, Dot da Genius, Organized Noize e Fyre Dept, le quali passano da mood più calmi, come la title track o “Bisogna scrivere”, a pezzi tendenti all’elettronica/dubstep come “Frank Sinatra” o “Ring ring“, rendendo il disco un perfetto esempio di rap che abbraccia il “pop”, come sta avvenendo ormai ultimamente dappertutto.
Guerra e Pace è, dunque, un classico disco alla Fibra post Mr Simpatia e che lo consacra al top della musica italiana, visto che come afferma lui stesso in “Pronti,partenza, via!”: “alza lo stereo c’è Fabri Fibra, che non passa mai di moda come la figa”.
