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- Scritto da Matteo
Dydo - Schiavo Dei Sogni (recensione)
Dydo è fuori con Schiavo Dei Sogni, il suo primo album ufficiale da solista in vendita su iTunes e nei maggior digital stores.
Sono quindici tracce che danno vita ad un disco totalmente riflessivo in cui Dydo da libero sfogo ai suoi sentimenti e alle sue emozioni, grazie anche all’aiuto di molti artisti come La Miss e Fabio Dema e di beatmaker come Livio e Michel.
Come dice il titolo stesso il tema principale è l’essere schiavo dei sogni, soprattutto all’interno della sfera amorosa, che imprigionano il rapper, e non solo, in una gabbia di gioie e malesseri, e che si trovano spesso nelle barre dei vari pezzi; ne è prova, tra i tanti, il brano Black Coffee And Solitude in cui afferma appunto: “convivo con i sogni e le paranoie sono le loro madri”.
Unica pecca dell'album forse è il fatto che il tono è quasi sempre lo stesso, ma Dydo è questo, lo ha dimostrato anche nei lavori precedenti assieme agli Huga Flame, lavori in cui, comunque, si può vedere come sia molto capace di raccontare storie usando le giuste parole sopra i beats.
Citazione a parte meritano i due pezzi a mio parere meglio riusciti: Lettera Al Papa, in cui il rapper parla senza peli sulla lingua delle problematiche che macchiano ogni giorno la credibilità della chiesa, e Paola Ora Sorride, uno storytelling su un brutto fatto di stupro subito da una quindicenne.
Schiavo Dei Sogni non è dunque un album rap in cui si sente l’artista autocelebrarsi o parlare di donne e soldi, ma è un progetto che mette Dydo allo stesso livello di molta gente comune che soffre per amore o per altro.