- Categoria: Eyes On The Game
- Scritto da Luca
Trappo pop
Io vi capisco quando dite che la trap non fa parte dell’hip hop.
Ho iniziato a comprendervi da poco. Più precisamente da quando, la settimana scorsa, ho ascoltato il nuovo album di Post Malone “Stoney”.
Che dire ragazzi, il disco di questo ragazzo è veramente una bomba. Almeno 15 canzoni su 18 (deluxe edition compresa) sono dei banger incredibili, orecchiabili al massimo e con sonorità distinguibili tra di loro.
Pero’ ho storto il naso.
Cazzo, Io cercavo un album hip hop e mi sono imbattuto in qualcosa di molto lontano dai canoni del genere. Come puo’ essere catalogata rap una canzone che presenta ritornelli come parte nevralgica dell’album, sonorità pop e strumentali space-trap con l’obiettivo principale di enfatizzare aspetti melodici e ambient? Eppure i vari siti americani del caso hanno recensito l’album sempre e solo nella sezione hip hop. Per loro non ci sono dubbi.
E’ innegabile che la necessità di etichettare la musica sia un clichè molto italiota e che la musica deve essere libera di esprimere l’essenza artistica del soggetto che la fa, ma diciamocelo tra amici: è altrettanto innegabile che la musica trap molte volte sfugge dai canoni e dalle caratteristiche che hanno plasmato l’hip hop nella sua storia.
Ascoltare trap è un po’ come passeggiare scalzi in riva al mare, prima o poi le onde (pop) ti bagnano. C’è quella volta che l’acqua ti sfiora appena i piedi, e altre volte che vieni bagnato fino allo stinco.
Ecco, per me la trap è proprio questa cosa qua. A volte hip hop, a volte tr(a)ppo pop.