- Categoria: Eyes On The Game
- Scritto da Gabriele Correnti
L'arte del beatmaker in 5 album
L’uscita imminente del nuovo disco di Dj Argento e quella da poco avvenuta di Dj Fastcut con “Dead Poets” ci ricorda quanto siano fondamentali gli album dei beatmaker, o semplicemente dei Dj, per conservare i valori primi ed assoluti, cardini di quella meraviglia che poi è l’Hip-Hop. Se alla stragrande maggioranza dei nuovi fruitori del genere questi saranno considerati degli album di “seconda fascia”, chi le radici le ha ben piantate dentro questa musica sa bene che molti di questi album hanno dettato l’evoluzione stessa del rap, mescolando con raffinatezza e consapevolezza artisti, suoni ed influenze senza metter mai da parte la propria identità musicale. Questa è la nostra Top 5, per spiegarne lo spessore e l’importanza. Ne avremmo voluti inserire degli altri ma per questioni logistiche citiamo quelli più simbolici, contestualizzati nel periodo in cui sono usciti.
DJ SHOCCA- 60HZ
L’album, pubblicato nel 2004, è semplicemente la risposta che dovreste dare a chi vi chiede perché amate questa musica. Dentro c’è solo gente di spessore, con pezzi memorabili ed un’atmosfera che difficilmente potremo rivivere al giorno d’oggi che traspare ad ogni barra, ad ogni beat, dalla fotta di ogni singolo artista presente. Questo ne è un esempio: “ Stacco, quando non ne posso più parto, è la musica che mi porta al largo.. Calmo, seguo con lo sguardo la linea della vita sul mio palmo..”
FRITZ DA CAT- NOVECENTOCINQUANTA
Questo, forse, è l’album più citato dagli artisti di oggi con la giusta knowledge. Pubblicato nel lontano 1999, quando non c’era alcuna certezza, alcun business ma solo la voglia di mettersi in gioco per amore di questa musica. Colonna portante del genere, troviamo dentro la totalità di pezzi che oggi definiamo “classici”. Difficile sceglierne una che lo rappresenti, ma bisogna farlo: “Nel buio tu cammini con me, tu sei il motivo per cui sopravvivo perché mi hai dato un obiettivo finchè le mie battaglie non saranno concluse..”
THE NIGHT SKINNY- ZERO KILLS
Nel gradino più basso del podio ma solo per questioni cronologiche, Zero Kills è, a mio modesto parere, un diamante del rap italiano da quando non è più una musica per pochi ma piuttosto, per molteplici fattori di cui è inutile discutere, di tanti. Il titolo è ispirato alla guerra di secessione americana e quello che troviamo all’interno infatti è un vero e proprio campo di battaglia tra giganti delle rime che si destreggiano grazie a beat esplosivi di uno Skinny in forma eccezionale. Tutti gli artisti presenti si amalgamano alla perfezione nel mood del disco che per realizzare, piccola chicca, il nostro producer ha viaggiato nel mondo orientale alla ricerca di stili ed influenze. “ Guardami adesso ma non sai che dietro le vittorie c’è sudore, lacrime, dolore, quante paranoie.”
MR PHIL- KILL PHIL
Mr Phil è da sempre considerato un punto fermo della storica scena romana essendo uno che la sua musica o la fa bene, ricercandone stili e artisti con cui collaborare, o non la fa. Alla lunga questa scelta ha ovviamente pagato poiché sinonimo di costante qualità. Tutti e tre i suoi progetti da solista sono di rilievo ed hanno ognuno una loro importanza nel contesto in cui vengono collocati, da Kill Phil a Poteri Forti (la pt. 2 uscirà proprio questo Marzo). Scegliamo il primo perché, forte dell’immaginario di un film cult come “Kill Bill”, il producer romano ha tirato fuori un album dalla forte personalità, molto variegato, realizzato con la consapevolezza dei propri mezzi e dei propri ideali. Troviamo all’interno tanti pezzi bellissimi che vi consiglio di andare a recuperare, come questo: “Senza rimorso si sfoga la mia follia,in una corsia,in un pronto soccorso di periferia,è un'agonia che mi cammina al fianco,dal tramonto all'alba la mia calma è piatta,ma non dura tanto.. “
DJ GRUFF- O TUTTO O NIENTE
Anche qui non potevamo lasciar da parte un altro pezzo di storia del genere, un altro classico, nonostante i tempi, nonostante tutto. Questo album rappresenta la parte più funky, magari più rilassata dei tempi d’oro ma ciò non toglie nulla al valore complessivo di pezzi che, seppur variegati per tematiche e stili, rimangono dei must per tutti coloro che li hanno ascoltati. Da ricordare, soprattutto per i più nostalgici, pezzi come “Love”, “Svarionato” e l’indimenticabile “Senza di te” con Giuliano Palma: “Ora il tuo sguardo non fa più i miei giorni, so che domani non cercherò te.. Io mi sveglio e non trovo i tuoi occhi perché i tuoi occhi non vogliono me..”