- Categoria: Interviste
- Scritto da Exena
Paura di nessuno. I Real Rockers sono pronti alla sfida del Red Bull Culture Clash!
Macro Marco e il suo team Real Rockers sono carichi e non temono nessuno. Ecco cosa ci aspetterà alla seconda edizione della RED BULL CULTURE CLASH. E voi per chi tiferete?
Per chi si fosse perso la prima edizione Italiana della Red Bull Culture Clash non ha scuse, il 10 giugno a Milano potrà rimediare ed assistere a una delle sfide più eclatanti e travolgenti che avverrà a colpi di beat, improvvisazioni e potenti selezioni musicali.Quattro sono le crew che si sfideranno: Daytona (Clementino, Giad, Noyz Narcos, Rkomi, The Night Skynny), Hellmuzik (Salmo, DJ Slait, Kwality, Hell Raton), Milano Palm Beat (Populous, Chiamu, Go Dugong, Myss Keta, Mudimbi, Milangeles), Real Rockers (Macro Marco, Ensi, Madkid, Moddi). Tre anni fa abbiamo visto trionfare meritatamente la crew MACRO BEATS capitanata dal suo fondatore Macro Marco che quest’anno torna ancora più carico e agguerrito con un team di grande livello, i REAL ROCKERS.
Se volete sapere cosa ci aspetterà durante la seconda edizione della Red Bull Culture Clash, Macro Marco ci racconta di questa sua esperienza già vissuta e ci darà delle news tenendoci un po’ sulle spine.
1. Nel 2014 ti abbiamo visto esultare e trionfare sul palco del primo Red Bull Culture Clash Italiano insieme a tutta la Macro Beats. Ci vuoi raccontare come avete vissuto quell’esperienza, e cosa ti aspetti da quella di quest’anno?
Ho cercato di vivere la scorsa edizione del Culture Clash un po' nella maniera con cui ho sempre affrontato le “sfide” della mia carriera artistica, con la convinzione dei miei mezzi a disposizione e con la promessa di dare il massimo. Quando fai questo lavoro è quasi un dovere dare sempre il massimo, anche soltanto per chi ha pagato il biglietto. Nella stessa maniera ho approcciato il tutto con molta tranquillità e voglia di divertirmi, alla fine è sempre e comunque “entertainment”. Quest’anno mi aspetto molto! Il livello è decisamente alto e lo “storico” della passata edizione può solo facilitare la riuscita del “format” e far lasciare, nuovamente, un segno molto forte nella scena.
2. Possiamo definirti il King del Clash, come pensi di mantenere alta la corona? Hai un tuo cavallo di battaglia?
Il cavallo su cui punto è innanzitutto la squadra. Se facciamo bene quello che sappiamo fare, ce la giochiamo con chiunque. Il nostro background e le nostre caratteristiche sono adatte al 100% per eventi del genere.
3. Molte strategie usate nella scorsa edizione, le utilizzerai anche per questa? Se si, puoi svelarcene qualcuna?
Più che di strategie, parlerei di preparazione ed attitudine. Molte cose che hai visto nella scorsa edizione non erano preparate, sono venute di getto sul momento. Per quanto riguarda la seconda domanda, la risposta è… NO :)
4. Real Rockers è la crew che ti vede protagonista insieme a Ensi, Madkid e Moddi. Ce li puoi presentare e raccontare descrivendoceli con un aggettivo e qual è secondo te il loro punto forte?
Con MadKid suono da più di 15 anni. Posso dirti che probabilmente è l’unica persona a cui lascerei la consolle al posto mio e direi che basta per farti capire la considerazione che ho di lui. Se si parla di tecnica, stile e dedizione… pochi come lui! Aggettivo: stiloso.
Ensi: letale. Non credo ci sia bisogno di presentarlo su queste pagine. La sua storia ed il suo palmares parlano da soli.
Moddi: totale. Per me Moddi rappresenta a pieno la parola “MC”. L’ho visto performare in occasioni diversissime tra loro, dalle “Dancehall” alle gare di Freestyle, dai palchi dei Live agli spiazzi di terra dei festival nel pomeriggio. Presenza del palco unica ed una capacità di dialogare e di “abbracciare” il pubblico extraterrene. Moddi è… Moddi.
5. Quest’anno hai con te un altro peso massimo del freestyle, Ensi. Nella scorsa edizione Mirko Kiave ha alzato il livello con le sue performance, quest’anno punterai ancora sull’improvvisazione?
Come ti dicevo prima, spesso e volentieri, anche quello che sembra preparato al centesimo di secondo in realtà è improvvisazione, che non può mai essere lasciata da parte in eventi del genere. Devi avere la capacità di guardare quello che ti sta succedendo intorno e di leggere il pubblico ed i tuoi avversari. Chi ha un’attitudine da “freestyler” come Ensi e Moddi, che è una colonna portante della storia del Freestyle in Italia, “ce l’ha” questa cosa, il cervello gli gira più velocemente, c’è poco da fare. Per quanto riguarda i DJ, dovrebbe essere basilare. Se hai una playlist che a casa ti sembra la più bella del mondo, ma, quando vai a suonare, la gente non balla, devi essere pronto a rimescolare le carte (o ad andare via con la coda tra le gambe). Se poi parliamo di improvvisazione intesa come Freestyle vero e proprio… no, non ci punteremo, anzi… si… ci punteremo, anzi… boh?!? (Che è un modo per farti capire che non ti dirò niente).
6. Tra le crew in gara, quale temi di più e da quale senti di essere più temuto?
Cito Ensi… “Rispetto per tutti, paura di nessuno”. Le altre squadre hanno, tutte, pubblicamente ammesso (nella conferenza stampa di presentazione dell’evento) di temere noi. Li capisco.
7. Macro Beats ha da poco compiuto 10 anni di carriera, sei soddisfatto di quello che hai creato fino ad oggi e cosa vorresti ancora poter realizzare?
Assolutamente soddisfatto! E non è poco (sopratutto per chi mi conosce bene). Mi piacerebbe semplicemente continuare a fare quello che mi piace, come piace a me. Se dovessi mettere qualcosa (di non scontato) nel “calderone”, ti direi che mi piacerebbe iniziare a collaborare di più con altre realtà, del Rap e non.
8. Tra gli ultimi progetti della tua etichetta spicca indubbiamente “Lungomare Paranoia”. Come sta andando? Raccontaci come è nata l’idea (fantastica) di buttarlo fuori con quella diretta Facebook diventata ormai celebre.
Con “Lungomare Paranoia” abbiamo aperto il 2017, ed abbiamo fatto capire subito a tutti quali sarebbero state le nostre intenzioni per questo decennale. Direi che ci siamo riusciti alla grande. Per quanto riguarda la strategia di Marketing, se così vogliamo chiamarla, è venuta in maniera abbastanza naturale, vista l’attitude di Mecna verso certe cose. Aveva smesso di scrivere sui social nel momento in cui aveva finito il tour passato e si era messo a lavorare al disco, in una delle nostre, tante, telefonate ci siamo detti: “a sto punto…” e così è stato, anche se vi assicuro che non è stato semplice (quanto sembra a tanti). A differenza di altre “secret release”, soprattutto estere, noi non siamo venuti fuori con il disco su Spotify e basta. Siamo usciti nei negozi, siamo partiti con gli Instore immediatamente, abbiamo tirato fuori il disco in 3 versioni (CD, LP e SPECIAL PACK), senza promozione, senza dirlo a nessuno, praticamente senza fare sentire il disco. Gestire una situazione di questo tipo ha richiesto tanto lavoro e tanto sforzo da parte di tutte le persone coinvolte nel progetto ed era, ovviamente, un rischio. Ero troppo figo però per non farlo e sulla bilancia ha pesato di più questo aspetto (leggi sopra: fare le cose che ci piacciono, come ci piacciono).
9. Avete di recente pubblicato il disco di Killacat. Altri progetti per il 2017?
Subito dopo Mecna abbiamo tirato fuori dal cilindro l’Album di Davide Shorty, nel mentre stavamo già lavorando, da un pò, al nuovo disco di Killacat “Quando Toccherò Terra”. Volevamo che entrambi gli album fossero come li avevamo in testa e che lasciassero un segno importante nel nostro catalogo e non solo. Siamo tutti molto contenti dei risultati che abbiamo ottenuto. E’ fondamentale, per noi, avere in mano non semplicemente “un disco”, ma “il disco”. Quello. Proprio quello che avevamo in mente. In questi giorni, invece, uscirà la versione in Vinile dell’ultimo EP di Kiave “StereoKilling” (anche questo, come il disco di Killacat, interamente prodotto da Gheesa), un lavoro che, per sonorità e attitudine, chiamava ad alta voce questo supporto. Abbiamo deciso, infatti, di inserire anche tutte le strumentali sul Lato B. Per quanto riguarda l’imminente futuro, oltre a qualche sorpresa che dovrebbe spuntare qua e la, abbiamo 2 importanti progetti in rampa di lancio: il nuovo, attesissimo, disco di Ghemon e il primo Album di CRLN. Entrambi dovrebbero vedere la luce entro la fine dell’anno. Vogliamo terminare questo 2017 proprio come l’abbiamo iniziato, col botto.
10. Info, contatti e saluti. In bocca al lupo per la gara!
Ask Google. Ci vediamo a Milano il 10 Giugno.