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- Scritto da Giuseppe
Action Bronson - Mr. Wonderful (recensione)
Emergere nel rap game non è facile, la concorrenza è spietata e, sopratutto, le possibilità offerte sono poche. Quando capita l'occasione della vita bisogna saperla cogliere, un minimo errore e con tutta probabilità l'MC di turno finirà nel dimenticatoio, come a tanti è successo. Ora prendiamo questa storia: un cuoco del Queens che, dedicatosi al rap, nel corso degli anni, live dopo live, collaborazione dopo collaborazione, è riuscito a costruirsi una fan-base e a crearsi un seguito. Questo seguito ha attirato l'attenzione delle grandi Label, tra le quali la Atlantic Records che ha offerto un contratto all'ex cuoco, oramai MC, conosciuto come Action Bronson, chiamato ora a misurarsi col suo primo disco "tripla A". Questa sembra proprio l'occasione unica di cui parlavamo prima, ma sarà riuscito Action Bronson a non farsela sfuggire?
Mr. Wonderful è un viaggio nell'ego di Action Bronson. Un viaggio tanto breve (appena 50 minuti) quanto intenso e variegato. Il disco lascia quasi confusi con la varietà musicale che propone (spaziando dal Rap al Blues, passando per un bel pò di Rock) e con l'intensità donata all'ascolto dalla struttura delle varie tracce, spesso brevi, composte, in alcuni casi, da versi singoli e grosse sezioni puramente musicali. Bronson è consapevole dell'occasione datagli e, nonostante sia al suo primo grosso progetto, si comporta da veterano sulla variegatissima selezione di Beat (tutti di qualità ben sopra la media) stesa da produttori come Statik Selektah, Mark Ronson, 88 Keys, The Alchemist, Party Supplies e altri. Le rime affilate e pungenti scorrono fluide tra una metafora ed'una citazione, diventano un versatile mezzo espressivo per l'autocelebrazione sfrenata in "The Rising" e "Actin Crazy" o per le riflessioni intimistiche di "A Light In The Addict". Bronson, tra una strofa e l'altra, riesce a regalare anche "City Boy Blues", dove le rime lasciano spazio al canto dell'MC di New York, con risultati tutt'altro che disprezzabili. Un menzione d'onore merita infine la traccia conclusiva del disco, la numero 13: "Easy Rider". Già singolo del disco, "Easy Rider" è una conclusione a dir poco memorabile, una delle migliori tracce rap degli ultimi anni, dove l'aggressività di Bronson si fonde con un riff di chitarra del turco Mazhar Alanson creando un'atmosferà straordinaria.
Come si può facilmente dedurre, chi scrive ritiene che Bronson abbia brillantemente colto l'occasione presentatagli per splendere dinanzi al grande pubblico. Mr. Wonderful è un gran disco, non un'eccellenza assoluta, ma davvero un gran disco. Variegato e intenso, è un lavoro consigliatissimo, a meno che non siate tra coloro che da un disco cercano sopratutto un sound particolarmente coerente, in questo caso potreste restare delusi.