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Principe - Intervista

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HIPHOPREC.com ha intervistato Massimiliano Cassaro, in arte Principe, rapper torinese da poco fuori con il suo terzo album da solista intitolato Dalla Parte Sbagliata, progetto che vede le collaborazioni di Rayden, Tormento, E-Green, Purple Finest e molti altri.

 

 

1) "Dalla Parte Sbagliata" è il tuo terzo disco solista: parlaci un po' di questo tuo ultimo lavoro.

 

È senza dubbio il mio disco più maturo, sia come suoni che come testi. Per quanto riguarda le produzioni credo che tutte in un certo senso rappresentino la mia idea di sonorità Hip Hop: atmosfere grasse e potenti, solide e cattive come piace a me. Per i testi ho cercato di fare del buon vecchio rap e magari di dire anche qualcosa che per me fosse importante. I featuring sono stati fatti con l'idea di trovare e aggiungere qualcosa di adeguato al brano che avevo in testa e credo che questo si senta nel prodotto finale. In definitiva credo sia un album vero e di buona qualità.

2) Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con questo album?

 

In un certo senso ogni disco rappresenta una fase diversa della mia vita, “Credo” era un condensato dell'entusiasmo con cui ho affrontato i miei primi anni nel mondo del rap, mentre “R-esistenza” voleva essere il mio modo di dire al mondo intero che c'ero e che non avrei mollato. “Dalla parte sbagliata” è come mi sento ora, è dove mi sento ora e questo disco è un modo per esprimere quanto, in fin dei conti, io stia bene dove sono adesso.

 

 

3) Nel disco sono presenti molti "attacchi" alla nostra nazione: parli del lavoro e della disoccupazione. Secondo te cosa c'è che non va in Italia?

 

Parecchie cose purtroppo. Una delle più gravi a mio avviso è che in qualche modo sembra che ci si stia abituando al degrado e alle ingiustizie. Complice un sistema mediatico corrotto e morente sembra che nulla riesca più a smuovere l'opinione pubblica: se non accade davanti a casa nostra, allora non accade. Bisogna sentirsi più nazione, più popolo. La libertà è partecipazione, diceva Gaber.  

 

4) Nella canzone "Con Chi Stai" riprendi uno storico pezzo ska dei "Fratellidi Soledad", cosa ti ha spinto a fare questa scelta?

 

Per me quel pezzo è stato un'icona della musica impegnata. Era un brano che ti faceva saltare, che cantavi a squarciagola ma che ti costringeva anche a riflettere. In qualche modo quel brano è nella testa e nel cuore di molti della mia generazione e sono stato contento di poterlo riproporre ai ragazzi che ascoltano i miei dischi. Il brano è stato rinnovato perchè suonasse a modo mio, ma anche grazie alla partecipazione della voce originale dei “Fratelli di Soledad”, Bobo, spero che l'energia sia rimasta intatta.

 

 

5) Torino è la tua città di provenienza: che rapporto hai con lei?

 

Amore e odio. Questa città ha lo spirito e la forza che metto nella mia musica e al tempo stesso è il simbolo delle disparità profonde che combatto. Ma in fondo credo sia impossibile non essere contrastati sul posto che chiami casa.

 

 

6) Nella traccia "Quelli Come Me" affermi che troppi rappers "si sentono rap-star ma non hanno la metà delle mie abilità": qual è il messaggio che vuoi trasmettere con questa rima?

 

Il rap è un genere musicale troppo spesso banalizzato. Anche se di fatto i rapper non “cantano” e i nostri dj non “suonano” uno strumento classico, questo non vuol dire che non ci sia tecnica e ricerca nel nostro operato, anzi. Nel rap mainstream si ricerca l'espressività e la comunicabilità e a volte questo porta ad una semplificazione dellla nostra musica, e anche se è vero che spesso i tecnicismi rendono difficile l'ascolto a chi non ha un orecchio abituato al rap, io credo che sia importante coltivare le skill e le tecniche che fanno di noi dei veri artisti, e non dei semplici compositori di filastrocche orecchiabili.

 

7) Sei presente sulla scena ormai da moltissimi anni: hai visto cambiamenti nella scena con il passare del tempo?

 

Continui. Il cambiamento è uno dei punti di forza dell'hip hop. Qualche volta rimpiango le jam e gli open mic con cui sono cresciuto, o meglio rimpiango quell'atmosfera forte di comunità che avevamo qualche anno addietro (è inevitabile per un “vecchietto” come me...eh eh!), ma so che tutto cambia e preferisco vedere le nuove opportunità piuttosto che concentrarmi su quello che non c'è più.

 

 

8) "Non c'entro un cazzo col rap che gira adesso": com'è il rap di Principe?

 

Fico, cattivo, vero, serio, importante e tante altre cose, però quello che intendo in quella rima è che il rap che faccio è unico dal mio punto di vista perchè è il prodotto di ciò che vivo come individuo. Il mio rap parla a tutti ma alla fine parla solo di me, o meglio del mio mondo. Ho molte fonti di ispirazione, nel rap e nella vita, ma quello che esce dalla mia penna, alla fine, è solo mio.

 

 

9) Progetti futuri?

 

Un bel tour che mi porti a visitare qualche situazione valida in giro per l'italia, e come al solito tanto rap: nelle orecchie, sulla carta e al microfono.

 

 

10) Info, contatti e saluti

 

www.principe-mc.it è il mio sito mentre facebook.com/massicassaro.principe è la mia pagina facebook per restare sempre aggiornati sulle mie news. Un abbraccio e un in bocca al lupo alla redazione e a tutti i lettori di HipHoprec, ci si vede in giro durante il tour, yo!

 

Author: Lorenzo