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Royal Rhymes - Intervista

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 Intervista ai Royal Rhymes, giovane duo torinese da poco fuori con il loro album d'esordio.

 

1. "Royal Rhymes" è il vostro primo album ufficiale. Parlateci un po' di come è nato e di qual è il messaggio che vi sta al suo interno. 

Il disco è nato dalla nostra passione per il rap, che ci permette di descrivere la nostra realtà e i nostri pensieri senza filtri di alcun tipo.

E’ un disco complesso pur non avendo un concept ben definito, ci sono vari messaggi a seconda dello stato d’animo in cui eravamo durante la scrittura.

Ci sono messaggi di speranza e di rassegnazione, di amore e di odio, qualcosa in cui tutti i ragazzi della nostra generazione possono rispecchiarsi perché parliamo comunque della realtà di tutti i giorni.

Le carte e il gioco d’azzardo stanno a rappresentare quanto per noi il mondo della musica sia una scommessa, in cui giochiamo e giocheremo sempre le nostre carte migliori.

 

 

2. Quale è la traccia che più vi rappresenta nell'album ? 

Posso dire che il disco ci rappresenta davvero in tutte le nostre sfaccettature.

Sarebbe un po’ riduttivo collegarci a una singola traccia, poiché ogni pezzo è stato scritto vivendo momenti e sensazioni differenti.

Se proprio dobbiamo fare un titolo è sicuramente “Che ne sarà di noi”, un pezzo molto sentito e che ha avuto una scrittura parecchio sofferta.

 

 

3. Come mai la decisione di esordire con il primo album mettendolo in vendita? 

Non siamo mai stati d’accordo con la tendenza di mettere i propri prodotti in free download, questo ancor prima di avere un disco fuori e anche la nostra etichetta la Trumen Records, non ha questo tipo di politica.

Così gli ascoltatori sono stati diseducati al rispetto verso il lavoro di un artista.

La musica è diventata un immenso fast food, dove i menù devono essere veloci e poco dispendiosi.

Non si tiene conto dei sacrifici, delle ore in studio, delle grafiche, delle foto, tutte cose che hanno un costo e richiedono impegno e tempo.

Volevamo vedere se il supporto delle persone sta solo nel mettere “mi piace” su Facebook o anche nell’andare in un negozio o su un sito e pagare per un prodotto, visto che in Italia si tende sempre a sminuire il ruolo dell’artista, visto come una persona che si diverte e basta.

Sbagliato, si diverte perché fa il lavoro che gli piace, in questo caso la musica, ma è pur sempre un lavoro.

 

royal rhymes

 

4. Siete due rapper molto giovani. Parlateci di come è nato questo duo e come vedete la scena rap italiano dal vostro punto di vista.

Ci siamo conosciuti grazie a degli amici in comune, entrambi volevamo lavorare ad un disco e pensavamo che la collaborazione sarebbe stata solo una piacevole esperienza all’interno di un progetto solista.

Invece abbiamo cominciato a frequentare insieme le serate rap della nostra città e si è sviluppato un rapporto d’amicizia che ci ha portati alla creazione di questo gruppo.

La scena italiana è in pieno movimento, stanno nascendo molti talenti nuovi e quelli affermati si stanno consolidando anche nel panorama della musica mainstream, cosa non da poco visto il monopolio della musica pop nel nostro Paese.

 

 

5. Come sono nate le collaborazioni e come è stato lavorare con big come Guè P, Emis Killa, Tyrelli, Zuli e tutti gli altri ?

Tutti si sono rivelati ottime persone prima che ottimi artisti, e questo è un punto fondamentale che ci teniamo a precisare.

Guè è stato contattato da dj Fede, personalità di spicco della scena hip-hop nazionale, e che si è subito dimostrato interessato al nostro progetto.

Emis Killa è un nostro amico e di conseguenza la collaborazione è nata in maniera molto spontanea, stesso discorso per Tyrelli e Cicco Sanchez.

Per quanto riguarda Zuli, Rox e Mulinu sono stati tutti contattati dal nostro produttor, e il loro lavoro è stato prezioso per arricchire di talento e incisività il nostro album. Sono state tutte collaborazioni che ci hanno aiutato a crescere artisticamente e umanamente, e questo è ciò che conta davvero all’interno di un percorso artistico.

 

 

6. Nel vostra pagina ufficiale di Facebook affermate di essere "la nuova aristocrazia del rap italiano". In che senso ? Spiegateci il significato di questa frase.

La frase principalmente fa riferimento e si collega in maniera giocosa al nostro nome, Royal, ovvero reali.

Ciò che vuole significare e sottolineare è il rispetto che abbiamo per i re che ci sono stati e che ci sono nel regno della musica rap, ma anche che è possibile per i Royal Rhymes ritagliarsi uno spazio e un nostro feudo!

 

 

7. Venite da Torino, una città che si sta facendo conoscere nella scena grazie a tanti artisti di spessore come One Mic, Zuli e Purple Finest.

Che rapporto avete con loro e la vostra città ?

La nostra città è il luogo in cui siamo cresciuti e in cui viviamo, ci ispira ogni giorno e ci ha resi le persone che siamo.

Con tutti gli artisti abbiamo un rapporto di stima e di rispetto, i Purple Finest sono persone che ci supportano e che supportiamo volentieri poiché ci hanno seguito nei nostri primi passi da rappers.

Zuli è un grande uomo e un grande artista con cui abbiamo anche collaborato per “Sopravvissuti”, uno dei pezzi più introspettivi del disco.

I One Mic sono la realtà torinese che riesce a dire la propria anche a livello nazionale, ci rispettiamo a vicenda sia come persone che come rappers.

 

8. Quali sono i vostri progetti per il futuro prossimo ?

Siamo concentrati sul fare uscire più materiale possibile, siamo molto prolifici e questo è un bene vista la necessità di imporsi fra gli emergenti.

A livello ufficiale a breve inizieranno i lavori per il prossimo album sempre con Trumen Records e The Saifam Group.

È questo inoltre un periodo molto importante per promuoverci e farci conoscere il più possibile a livello nazionale.

 

 

9. Info, contatti e saluti.

Per chi volesse il disco “Royal Rhymes” l’appuntamento è nei migliori negozi di dischi e su iTunes, mentre l’official preview è disponibile su Youtube sul canale di The Saifam Group!

Potete seguirci tramite la nostra pagina ufficiale su Facebook “Royal Rhymes” e iscrivendovi al nostro canale Youtube “RoyalRhymesTv.”

Grazie a HipHopRec per questa intervista e a tutti i gli utenti che sostengono il rap italiano!

Bella brasa!

 

 

Matteo
Author: Matteo
"è l'Hip Hop che sta ingoiando la mia vita dal di dentro" (Madbuddy)".