- Categoria: Recensioni
- Scritto da Gianluca
Dj 2P - Inferno 9 (recensione)
Quando si parla dei veri “Top Dj” italiani, diventa praticamente impossibile non citare una figura (fondamentale) come quella di Dj 2P. Uno che vince il titolo di miglior dj nelle più importanti gare nazionali (DMC 2007, ITF 2007, VALVA SCRATCH 2007, VALVA SCRATCH 2008) e che riesce anche ad imporsi a livello mondiale, citando sia il secondo posto nel campionato del mondo IDA del 2007 sia le esperienze a New York lavorando con Dj come Excess, Ixl e Shiftee, in una scena come quella odierna è sicuramente garanzia di grandissima qualità musicale. In Italia è diventato “famoso” soprattutto lavorando fianco a fianco con quel mostro da freestyle chiamato Ensi ed è proprio da questo rapporto che nasce il “Freestyle Roulette Mixtape” del rapper torinese. Negli ultimi anni troviamo 2P praticamente su quasi tutti gli album più importanti per la scena hiphop italiano, e proprio grazie a questa serie di contatti che il produttore milanese riesce finalmente a tirar fuori il suo secondo album ufficiale, “Inferno 9”, disponibile su tutte le piattaforme dal 10 Giugno. Andiamo a scoprire assieme di cosa si tratta!
“Ora che tutti fanno i boss questo gioco è Chicago negli anni ’30, quindi fatevi un completo gessato che il flow vi spezza/ Salgo come Totò lo show è un belva, lo so che è una sberla, è come l’erba nel proibizionismo, solo gran riserva!”
Il pezzo “intro” del disco vede protagonista Ensi in quel “Don Dada” che è un po’ il trionfo del citazionismo del terzo millennio: l’atmosfera cupa stile “Il Padrino” pone le basi per i vari rimandi a “Scarface”, “Carlito’s Way”, “Pulp Fiction”, “Donnie Brasco”. Rime bombastiche, suoni azzeccati, non c’è modo migliore per cominciare bene l’ascolto di un disco.
“In due zì, guarda un po’ che coppia, chiudite nel cesso, e blocca la porta a mandata doppia/Da una parte c’è un romano col team giusto sempre a pizzo, dall’altra il campione colombiano di Busto Arsizio!”
Il pezzo che vede coinvolti Er Costa ed Egreen simboleggia pienamente il mood di “Inferno 9”, ossia un disco pieno di rime fortissime, di suoni innovativi, e soprattutto pieno di campioni sul mic! “Accanna” personalmente è uno dei pezzi che più ho gradito in questo 2016, e proprio il fatto di riuscire a fare robe del genere “nel tempo di una Beck's” dà la proporzione delle capacità di questi due fenomeni.
“La rivoluzione a cui ti ispiri tipo, te l’ha messa li il potere a cui fai il terzo dito/resto irremovibile se ho detto ho chiuso, sistema infallibile a prova d’intruso.”
“Non vedo nessuno” è un pezzo semplicemente straordinario, adattissimo sia a Ghemon, sia a Killacat, sia a Louis Dee (vero “Deepest underground secret” dell’hiphop italiano), che in buona parte ricalca le tonalità del G-Funk americano (megaprops per la citazione a “Gomorra”). Questo singolo è la prova della conoscenza musicale di 2P e della sua capacità di svariare su fronti molto diversi tra di loro: se nel pezzo di Madman e Gemitaiz ci muoviamo su suoni più vicini alla trap, ad esempio nel pezzo di Jack The Smoker e Tormento si ritorna su suoni più classici, fino ad arrivare alla fusione (secondo me perfetta) presente nel pezzo con Anagogia. Tra gli altri, troviamo all’interno del disco Clementino, Axos, Pepito Rella, En?gma, Fratelli Quintale, Maruego ed Emis Killa.
In definitiva, questo disco personalmente rappresenta un gran bella evoluzione per lo scenario hiphop italiano, perché è la percezione definitiva di come sia possibile fare lavori di qualità anche con tonalità diverse dall’ordinario. Ho apprezzato molto più questo disco di tanti altri lavori ben più propsati dalle masse, e secondo me rappresenta il modo migliore per fare musica nel 2016.