- Categoria: Recensioni
- Scritto da Matteo
Brokenspeakers - Fino al collo (recensione)
I Brokenspeakers hanno nella loro natura le skillz per fare musica rap e "Fino al collo", nome del loro ultimo album, lo dimostra in ogni traccia: personalmente sono anni che ascolto questo collettivo di Roma e ogni volta che danno vita a nuovi lavori, sia come gruppo che da solisti, hanno sempre regalato alla scena rap italiana degli ottimi progetti e questo disco ne fa di sicuro parte.
"Fino al collo" si articola in tredici tracce dove Coez, Lucci, Hube, Franz e Nicco si alternano sulle strumentali di Ford78, esclusa una prodotta da 3D.
Nell'album si parla dell'amore per questa musica/cultura (pregevole la frase di Coez nel ritornello de "Il Motto" quando afferma "L'hip-hop è morto ?!? Peccato non me ne ero accorto !"), la lotta contro una vita di sicuro non semplice e con la "merda fino al collo", senza dimenticare la propria città e i propri estimatori.
Menzione particolare va a Coez, e concordo quando dice che "nella tasca ha risorse infinite": il romano col passare del tempo sta diventando sempre più bravo nei ritornelli, senza tralasciare il suo ottimo flow.
I featurings presenti sono molti: troviamo i Colle der Fomento, Gemitaiz, Canesecco, Primo, Kaos One, Strength Approach, Dj Craim, il già citato 3D e tutti ben riusciti.
In sostanza con "Fino al collo", i Brokenspeakers hanno pienamente confermato la fiducia che i loro fans avevano riposto in questo progetto e soddisfatto le aspettative dei propri ascoltatori, good job.