Immaginate un’artista moderno completo, a 360 gradi, complesso nelle liriche, elegante nel sound. Immaginate i bpm della trap di Travis Scott miscelati con le influenze musical soul ed r&b del Drake dei tempi migliori. Ciò che ne viene fuori è un giovane artista 24enne di Atlanta di nome Ricardo Valez Valentine aka 6lack (la pronuncia è Black). 

Soundcloud è oggi il metodo più veloce ed efficace, specialmente per i più giovani, di far arrivare la propria musica ad un’ampia fetta di ascoltatori grazie ai quali creare un proprio feedback musicale. Ne sa qualcosa Metro Boomin, il producer americano più in voga del momento (richiestissimo da veterani e non) il quale grazie al suo profilo musicale sul cui caricava le sue produzione home made ha ottenuto un grande successo. Stesso destino spetta al giovane 6lack il quale attirando l’attenzione della label indipendente LoveRenaissance prima, e della più famosa Interscope poi, ha pubblicato nell’anno appena trascorso il suo primo album “Free 6lack” che gli ha fatto guadagnare un posto nella prestigiosa classifica stilata da Rolling Stones sugli artisti emergenti più interessanti da seguire. Ed in realtà, classifiche alla mano e non, 6lack di stile e di talento ne ha da vendere.  

Mentre in Italia, come al solito, questo è un nome ai più sconosciuto, in America sta riscuotendo parecchi consensi positivi, primo dei quali la certificazione di ben 30 milioni di ascolti in streaming su Apple Music. In secondo luogo, un tour che sta confermando l’accuratezza del giovane artista anche nel proporre la propria immagine, oltre che il proprio suono. Una qualità indispensabile per gli artisti di oggi è sapersi vendere e 6lack lo ha capito molto bene poiché le grafiche di cui fa uso, sia nei video dei singoli estratti che in tutto l’album sono di stucchevole bellezza.

Ascoltando le 12 tracce che compongono l’album riesce anche difficile etichettarlo come un prodotto acerbo o immaturo, nonostante sia un esordio, poiché 6LACK riesce a coniugare benissimo il proprio stile con delle liriche molto riflessive e ben studiate che portano chi l’ascolta a creare un invisibile filo di empatia con l’artista grazie a barre come questa, contenuta nel singolo “Prblms”: "I wanted a bitch who was down to earth but you want the god damn sky"

Altro pregio che fa ben sperare per le sorti della sua musica è la capacità di adattarla live senza cambiarne l’essenza, compito mai semplice per un’artista. Le atmosfere, i suoni e la capacità di trasmettere infatti restano invariate sul palco, con luci soffuse, due musicisti, uno alla tastiera elettronica ed un Dj, e infine lui, cantautore moderno con l’atteggiamento di un veterano in grado di coinvolgere in performance sempre intime i propri ascoltatori:

L’album potete ascoltarlo comodamente in tutte le piattaforme in streaming ed acquistarlo negli store digitali. Sarà sicuramente un altro artista da aggiungere alla vostra playlist.

Author: Gabriele Correnti

"...e mi hanno detto 'la vita non è un film', io ho risposto 'parla coi miei dubbi." (Caneda)