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  • Categoria: Recensioni
  • Scritto da Giuseppe

Yelawolf - Love Story (recensione)

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Valutazione attuale: 4 / 5

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"Love Story" è il secondo disco ufficiale di Yelawolf, MC dell'Alabama membro della "Shady Records" di Eminem. Chiunque abbia ascoltato il disco precedente "Radioactive" o i precedenti mixtape dell'artista sa benissimo quanto il lavoro dello stesso si sia basato, in passato, su delle skills al microfono di alto livello, altissimo in molti casi (accompagnate da uno stile particolarmente grezzo, volutamente "Redneck" e cafone in certi momenti). Yelawolf ha flow, ha metriche e rime, e questo nessuno potrà negarlo. E nessuno potrà negare che, se sei consapevole di questi tuoi punti di forza e decidi di fare un disco orientato in direzione molto spesso diversa, sei un uomo coraggioso. Ma questo coraggio, avrà pagato ? 

Sia chiaro, con la premessa fatta non abbiamo voluto assolutamente dire che Yelawolf ha dimenticato come si mettono due parole in rima, non c'è niente da temere. Quando il "White Dog" decide di rimare c'è, come sempre, da correre ai ripari. Brani come "Love Story" ricordano che Yelawolf può il proprio flow con compagni di etichetta come Eminem e Royce da 5'9'', lo stesso può dirsi dell'introduzione del disco "Outer Space" con la quale Yela prende le distanze dal resto della scena, di livello troppo basso per potergli essere anche solo accostata. Eppure il disco, composto da 18 brani (17 in realtà escludendo uno skit) vede ben 9 pezzi, in pratica metà disco, allontanarsi molto dal concetto di disco hip hop classico. In queste 9 tracce compare a volte una sola strofa ad intervallare il canto di Yela, in altri casi ci si trova dinanzi a brani solo ed esclusivamente cantati. C'è una forte componente pop (si veda il singolo "Best Friend"), c'è una fortissima componente country ("Disappear" o "Devil's in My Vein") e si badi, non solo country rap, ma proprio country classico. L'esito di questa alternanza è, per la maggior parte del disco, molto piacevole, a patto che non siate dei puristi del rap. Avere delle pause tanto melodiche e ben realizzate tra le strofe taglienti di Yela rende l'ascolto piacevole, molto più di quanto probabilmente non sarebbe stato nel caso di 18 canzoni di puro hip hop. Le liriche del disco sono molto varie e si allontanano dallo stile particolarmente violento di Yela nei suoi precedenti lavori (ricordate il "Radioactive Intro" ?). Si passa da temi come l'amore e il rapporto col pubblico in "Johnny Cash" a tematiche più o meno religiose in  "Best Friend", senza dimenticare un pò di sana autocelebrazione in "Outer Space". Il disco è prodotto in buona parte da Will Power con risultati positivi. L'unico featuring presente è Eminem nel brano "Best Friend". Em è in forma smagliante e regala una strofa che non si fatica a definire "meravigliosa" e che si incastona perfettamente tra i ritornelli e le parti cantate di Yelawolf. 

"Love Story" è quindi un buon disco, un grande traguardo per Yelawolf che ha avuto il coraggio di osare e di vincere con questo secondo lavoro. L'album è consigliato, con una riserva però per i puristi del rap che potrebbero non apprezzare le numerose parti melodiche del disco. 

 

Giuseppe
Author: Giuseppe
“Chased The Good Life My Whole Life Long, Look Back On My Life And My Life Gone, Where Did I Go Wrong?” (Kanye West).

Yelawolf - Love Story (recensione) - 4.3 su 5 basato su 6 reviews