- Categoria: Recensioni
- Scritto da Gianluca
Noyz Narcos & Fritz Da Cat - Localz Only (recensione)
A volte (sempre più di frequente) l’uscita di un disco porta con se attese esagerate, aggettivi smodati, definizioni fuori luogo, e molto spesso l’artista non riesce a trasmutare in valori positivi il rapporto tra attesa e qualità effettiva del disco (numeri, sai di cosa parlo). Ma questo discorso non vale per il disco di cui sto per raccontarvi. Il primo contatto con Noyz Narcos l’ho avuto ai tempi di “Deadly Combination”, sono uno di quelli che “Non Dormire” l’ha inserito nello stereo e poi l’ha portato a benedire, “Verano Zombie” rappresenta probabilmente la più grossa sbandata (musicale) della mia vita, insomma non credo serva altro a far comprendere quanto attendessi questo suo nuovo album. Ad accompagnare il mostro di Roma in questa nuova avventura troviamo mr.Fritz Da Cat, tornato sulla scena due anni fa dopo un decennio di inattività. Fritz chiamò a collaborare nell’album proprio Noyz Narcos e quel pezzo risultò come l’elemento meglio riuscito dell’intero lavoro. Da quel momento in poi, dopo il successo di “Leaks/Fritz” e del successivo tour con Noyz ed Ensi, si incominciarono a diffondere voci su di un probabile nuovo lavoro con protagonisti proprio gli autori di “With or without it”. Voci su voci, conferme ufficiose dai social network dei due artisti ed infine l’annuncio ufficiale: “Localz Only”, 1 Giugno 2015! Saranno riusciti Noyz e Fritz a soddisfare l’hype immenso che si era creato su questo album? Assolutamente si!
“Taglio l’aglio, friggo l’olio/Sfumo col Barolo sta fettina ai ferri!”
Il cuoco è sempre lo stesso, ma le pietanze sono cambiate. Nel piatto non ci vengono più servite bistecche a crudo, ma fettine sfumate al Barolo (con retrogusto di Sangue). Il risultato finale di questo esperimento culinario ci consegna un Noyz Narcos sicuramente meno crudo (nemmeno troppo in realtà), ma estremamente più ricercato, e il gusto, anche se in modo diverso, ne risulta completamente appagato.
“E prima di mandare un figlio ad un talent show/Mandalo per strada a fare un po’ di sano Karashò!”
Ovviamente nel disco si fa riferimento a questo connubio sempre più frequente tra Hiphop e Talent Show, ma ne viene fuori una critica assolutamente matura. C’è l’importanza della gavetta, dello sporcarsi le mani lavando piatti e scaricando camion, dell’assorbire la strada in tutte le sue forme. Dopo un percorso di questo tipo (come è stato in parte per Kiave, Clementino, Ensi e tutti gli altri di MTV Spit), l’approdo ad un grande pubblico come quello dei Talent Show sarebbe visto in modo “normale”. Invece, purtroppo, vi sono sempre più fenomeni da Reality Show che alla prima punchline chiusa si sentono Biggie (e anche qui si sprecherebbero gli esempi, ma per decenza evitiamo nomi), senza aver percorso nemmeno uno scalino del percorso di cui discutevamo prima.
“Lei tira polveri di stelle e balla in stanza nuda/Esce ad abbronzarsi col chiaro di luna!”
Altro pezzo molto importante all’interno del disco è “Polvere di stelle”, singolo che ricalca le onde di “My love song”, che rappresentò il primo momento di incontro tra Noyz Narcos e Fritz Da Cat. I mood dei due pezzi sono molto simili, con Noyz che si conferma personaggio estremamente particolare nel momento in cui si trova ad affrontare la tematica dell’amore, anche se tra “Polveri di stelle” e “abbronzature ai chiari di luna” non si capisce bene di che tipo di amore si sta parlando……lascio a chi legge il dubbio dell’interpretazione!
Nel disco vi sono notevoli riferimenti al mondo della musica romana (“G. come Gabriella Ferri”) e all’hiphop degli anni novanta (Speaker Deemo, Neffa ed Al Castellana), al cinema di Kubrick, ma anche ai suoi album precedenti, chiamandoli in causa praticamente tutti.
E Fritz? Fritz ha tirato fuori le sue armi segrete dal comodino, sfoderando così i migliori beats da quando è tornato nella scena. Ha alternato suoni western a melodie più cupe (che forse meglio si conciliano con lo stile di Noyz), ma ha diretto alla perfezione l’intero lavoro. Per quanto riguarda i featuring, nel disco ve ne sono pochi, ma azzeccatissimi: Salmo, Ensi e Jack The Smoker sono riusciti ad inserirsi perfettamente nel mood dell’album, perfezionando il lavoro di Noyz e Fritz.
E’ un disco estremamente particolare, non solo per quanto riguarda rime e beats, ma anche per degli accorgimenti stilistici che all’ascoltatore non possono sfuggire (es. la mancanza del ritornello in alcuni pezzi). Si trova a metà strada tra un disco concept ed un disco normale, ma forse ha pochi pezzi per considerarlo come “normale”, insomma capite bene dalle mie parole la particolarità di cui dicevo prima. Ogni amante del genere dovrebbe affrontare ed assorbire questo disco, perché è destinato a diventare un instant classic in tempi record!