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  • Categoria: Recensioni
  • Scritto da Gianluca

Uzi Junkana - Phoenix (recensione)

Uzi_Junkana_Phoenix

Valutazione attuale: 5 / 5

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L’approccio con il rap di Uzi Junkana per il sottoscritto ha sempre un sapore decisamente particolare. Il rapper cagliaritano è uno dei pochi esponenti della scena che da sempre riesce a coniugare un certo tipo di rime con un certo tipo di beatz, mantenendo così una coerenza lirica che risulta molto piacevole all’orecchio dell’ascoltatore. Il primo lavoro ufficiale di Uzi risale al 2 Ottobre 2010, ovvero quel  fortunatissimo “Tempo di Splendere” che lo fece conoscere alla maggior parte degli addetti ai lavori. Da quel momento in poi ci si aspettava l’uscita di album a ripetizione, cosa che stranamente non è successa. Anzi, l’ultimo lavoro del rapper risale addirittura a due anni e mezzo fa, con l’uscita del mixtape “Underrated”. Per l’uscita del secondo agognato album ufficiale, Uzi Junkana si affida alla fortunata data del primo album: infatti il 2 Ottobre 2015 è finalmente fuori “Phoenix”! Sarà riuscito nell’intento di tirar fuori un grandissimo album? Andiamolo a scoprire!

Il disco inizia direttamente con la title track, “Phoenix”, pezzo che si divide perfettamente tra quello che è il suo passato (lo “sfondare basi dai tempi di Lucabrasi”) e quello che potrebbe essere il suo futuro, ossia una rinascita che parte proprio da quella famosa data di esordio di cinque anni fa.  L’ambizione è tema portante di “Phoenix”, e ritorna costantemente anche in pezzi come “Qui per Brillare”, “Cinema del flow”, “Tempo di splendere pt2” (pezzo che addirittura riesce a superare la meravigliosa “pt1”). Non mancano pezzi più sciolti, in cui Uzi fa trasparire la sua attitudine più “cazzona”, come ad esempio “Need for Speed” o “Il mio bicchiere su”. Infine, impossibile non citare la meravigliosa “Confidenza con me stesso”, pezzo intimo in cui viene fuori tutto il lato più nascosto del rapper. Quello che sicuramente risulta più evidente da questo è la completezza nelle tematiche, elemento che non è cambiato rispetto a cinque anni fa e che sicuramente risulta come punto a favore per il rapper sardo. Per quanto riguarda i featuring, il disco ne è ben fornito: abbiamo Johnny Marsiglia e Dj Pitch8 in “Hip Hop” (e quale scelta migliore di chiamare in questo pezzo l’esponente che meglio rappresenta questa cultura in Italia?), Canesecco e Pakos, Sebastian Killa Cali (evergreen le loro combo), Riky, Arangino e Kiquè.

In definitiva, “Phoenix” risulta come una delle più grosse sorprese di questo 2015: rime perfette, beatz idonei, featuring azzeccati. Insomma il disco è veramente ottimo, e non poteva esser diversamente visto che stiamo parlando di uno dei rapper più evoluti e futuristici dell’intero stivale. Ora bisogna semplicemente capire cosa vuole dal suo futuro musicale e, adesso che è uscito dalla Red Carpet Music Label, siamo curiosi di vedere se riuscirà a trovare quegli elementi in grado di dargli l’ultima spinta necessaria verso la consacrazione definitiva!

 

Gianluca
Author: Gianluca
"Money never made me, money never played me!" (M.O.P).

Uzi Junkana - Phoenix (recensione) - 5.0 su 5 basato su 2 reviews